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direttore Paolo Pagliaro

“IL PAESE NON È PERSO
MA BISOGNA LOTTARE”

 “IL PAESE NON È PERSO <BR> MA BISOGNA LOTTARE”

“Se il governo passa la settimana a dare la colpa ai governi di prima, come è possibile che due ex ministri quali Martina e Pinotti siano accolti con le ovazioni? Ma questo clima giacobino rischia di ritorcersi contro i presunti rivoluzionari. E secondo me accadrà molto prima del previsto. Per questo la comunità civile deve reagire subito”. Così a Repubblica l’ex premier Matteo Renzi in merito ai fischi ricevuti dagli esponenti Pd ai funerali delle vittime del crollo di Genova. Secondo Renzi, “La nuova maggioranza ha strumentalizzato in modo squallido un evento tragico. I commentatori che fanno desumere da quella scena l'inizio di una nuova stagione della politica italiana sono superficiali come quelli che facevano il tifo per un'alleanza innaturale Pd-M5s. Impossibile allearsi con questi: Salvini e Di Maio sono la nuova destra populista e demagoga. Però l'opposizione deve smettere di tirare di fioretto. È arrivato il momento di ribattere colpo su colpo, di combattere a viso aperto, di non lasciargliene passare più una. L'avversario è forte, ma la partita è tutta da giocare”. “L'attacco a Delrio, ma anche a Letta su Abertis o ai presunti finanziamenti al Pd, è falso e infame. Difendo Graziano come difendo Enrico, pur avendo rapporti umani ben diversi con loro. Ma non è un fatto personale, è la difesa della verità. La convenzione con le autostrade è stata fatta dal governo Berlusconi: nessuno dice che il deputato Matteo Salvini votò a favore e il Pd contro. I soldi da Autostrade li hanno presi la Lega come contributo elettorale e il premier Conte nella veste di avvocato. Il no alla Gronda, che pesa come un macigno in questa storia, viene da Beppe Grillo e Toninelli. Chi tace, pensando di guadagnare consenso stando in disparte, deve sapere che il suo silenzio oggi sarà considerato complicità domani. Dobbiamo andare all'attacco, non stare sulla difensiva” aggiunge Renzi che sulle polemiche relative alla concessione ad Autostrade  spiega che “Delrio ha desecretato gli atti. Gentiloni ha allungato la concessione dal 2038 al 2042 per avere il via libera alla Gronda: sono scelte corrette. Poi, certo, si può sempre fare di più. Ma dare la colpa al Pd per il ponte è ridicolo prima che vergognoso”. (20 AGO – red)

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