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direttore Paolo Pagliaro

Contratto di governo
ma non di coalizione

di Paolo Pagliaro

11 ottobre 2018) Escono i primi libri sul nuovo governo e sulla strana alleanza Lega-5 Stelle. Con il titolo “La politica e il contratto” Donzelli pubblica le riflessioni di Fabrizio Di Marzio, giurista e collega del premier Conte, sulla novità rappresentata da quel patto a cui Di Maio e Salvini si richiamano tutte le volte che devono giustificare una decisione. Secondo l’autore, la principale di queste novità è che – a differenza che in Germania– si tratta di un contratto di governo ma non di un contratto di coalizione.
La coalizione a cui fa riferimento Salvini è infatti un’altra e si chiama centrodestra. Questa doppia militanza di Salvini, pendolare tra Di Maio e Berlusconi, è resa possibile dal fatto che in Italia – come suggerisce la copertina del libro – si è ormai passati dall’affermazione dei valori alla negoziazione degli interessi. E dunque lo strumento più adatto per stare provvisoriamente insieme è una scrittura privata, come quella che i due vice premier hanno firmato e depositato. Se questo sia o no un progresso per la democrazia è questione sulla quale l’autore non si pronuncia. La lettura è comunque consigliata a chi voglia capire perché ai vertici del governo si è insediato un garbato notaio.
Chi vuole invece sorridere ha da oggi a disposizione “Salvimaio”, la scorribanda del giornalista Andrea Scanzi specializzato in creature politiche bifronti perché è suo il Renzusconi che sintetizzò l’esperienza del Nazareno. Salvimaio, pubblicato da Paperfirst, si fa beffe (con moderazione) dei nuovi potenti e mette alla gogna (con più convinzione) quelli disarcionati. Ma per una risposta alla domanda di copertina (terza repubblica o dilettanti allo sbaraglio?) occorrerà attendere le ristampe.

(© 9Colonne - citare la fonte)