Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

A Napoli il museo
ha "Carta Bianca"

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

A Napoli il museo <br>ha

NAPOLI, IL MUSEO HA “CARTA BIANCA”
Al Museo e Real Bosco di Capodimonte prorogata fino al 9 dicembre la mostra “Carta Bianca. Capodimonte Imaginaire”. Una sfida lanciata dal museo a Laura Bossi Régnier, Giuliana Bruno, Gianfranco D’Amato, Marc Fumaroli, Riccardo Muti, Mariella Pandolfi, Giulio Paolini, Paolo Pejrone, Vittorio Sgarbi, Francesco Vezzoli che hanno riallestito dieci sale del museo scegliendo in piena libertà da una a dieci opere tra le 47mila della collezione di Capodimonte (quadri, sculture e manufatti). Hanno potuto immaginare in libertà assoluta l’allestimento e consegnare la propria interpretazione del filo conduttore proposto; con l’unico obbligo di argomentare la loro scelta e il senso della loro sala/mostra. Ogni interpretazione è quindi raccontata in una video intervista, agibile attraverso un’applicazione scaricabile dal cellulare e scannerizzando le fotografie dei curatori poste all’ingresso di ogni sala. L’app è l’estensione digitale dell’esperienza di visita alla mostra e dà la possibilità di salvare i contenuti e rivederli a casa. (red)

ROMA, AL VITTORIANO LA POSTA MILITARE
Al Complesso monumentale del Vittoriano, a Roma, lo Stato Maggiore della Difesa presenta una mostra dedicata al ruolo della posta militare durante il primo conflitto mondiale che propone l’esposizione di cartoline inedite, spedite o ricevute dai soldati schierati sul fronte italiano. La mostra di cartoline, curata dal Raggruppamento Autonomo del ministero della Difesa, offre al pubblico l’opportunità di conoscere più da vicino quei sentimenti di sofferenza e di speranza che, a cento anni da quel sanguinoso conflitto, rappresentano un meraviglioso lascito morale per le giovani generazioni. L’esposizione, aperta gratuitamente fino al 9 dicembre consente, nell’occasione, di visitare anche le sale del Sacrario delle Bandiere, dove sono custodite, oltre alle spoglie del Milite Ignoto e ai cimeli rappresentativi delle Forze Armate, le bandiere di guerra e di combattimento dei reparti e unità navali disciolti. (red)

MANTOVA, LE FOTO DI AGNES SPAAK
Oltre quaranta immagini, alla Casa di Rigoletto di Mantova, presentano un percorso dedicato al concetto di bellezza attraverso lo sguardo intrigante di Agnès Spaak. Si tratta di ritratti femminili filtrati attraverso il ricordo, cui si sovrappongono stati d’animo e sensazioni intimamente vissute dall’autrice, fermati e salvati dall’oblio. Attimi preziosi che si sommano alla ricercata bellezza femminile, per dar vita ad una proposta che trascende la realtà, scivolano in una dimensione metafisica. Ogni immagine è come un fiore che si schiude alla sensibilità dell’osservatore, catturandolo e coinvolgendolo sul piano delle emozioni. Il “Sense of beauty”, come si intitola la mostra aperta fino al 9 dicembre, il “senso del bello” di Agnès Spaak è da leggere in un’ottica intimistica, dove le sue opere ripropongono interrogativi che riguardano l'esistenza del concetto universale di “bellezza”. “Lampi nel buio, sigilli apposti a garanzia delle immagini. Il vero significato ognuno dovrà cercarlo da sé, facendo buon uso dei propri ricettori e della propria sensibilità” spiega Carlo Micheli, curatore della mostra. (PO / red) 

MILANO, LE PIU’ BELLE FOTO NATURALISTICHE
Il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, torna a Milano nei suggestivi spazi della Fondazione Luciana Matalon, fino al 9 dicembre. Presentate le 100 immagini premiate al concorso di fotografia indetto dal Natural History Museum di Londra. I visitatori possiono ammirare le foto finaliste e vincitrici delle 16 categorie del premio che ritraggono l’incredibile biodiversità esistente sulla Terra, mostrandone i lati più nascosti e misteriosi. Il Wildlife Photographer of the Year è stato assegnato al fotografo sudafricano Brent Stirton che ha ritratto un rinoceronte appena colpito e mutilato del suo corno all’interno del Parco HluhluweImfolozi, la più antica riserva naturale africana. Il premio per il miglior scatto della categoria giovani, il Young Wildlife Photographer of the Year, è andato all’olandese Daniël Nelson che nello scatto La bella vita è riuscito a immortalare un gorilla felicemente sdraiato e intento a mangiare con gusto un frutto dell’albero del pane. Cinque gli italiani premiati in questa edizione: Stefano Unterthiner si è aggiudicato due premi da finalista, nella categoria The Wildlife Photojournalist Award: Story, con la serie di foto Salvare gli yaki, e in Natura Urbana, con Gatto all'attacco; sono arrivati finalisti Marco Urso nella categoria Mammiferi con Aspettativa, Hugo Wasserman in Natura urbana con Fuori pista e Angiolo Manetti in Ambienti Terrestri con Pitture nel deserto. La giovanissima Ekaterina Bee ha vinto nella categoria fino a 10 anni con la foto Nella presa dei gabbiani. (red)

IL LIBERTY DELLA COLLEZIONE PRINCIPALI
La mostra “Metamorfosi del quotidiano. Il fascino dei materiali liberty e déco nella collezione romana di Francesco Principali”, ospitata a Villa Torlonia, a Roma, fino al 9 dicembre, vuole far conoscere la collezione dell’antiquario e collezionista, esperto di arti decorative del XX secolo. All’interno dei suggestivi spazi della Casina delle Civette è presentata la collezione di Francesco Principali, fine e raffinato collezionista di arti decorative del XX secolo, che si integra perfettamente con lo stile liberty e le vetrate artistiche degli edifici museali. Tra le sculture si ammirare bronzi di Duilio Cambellotti, Ettore Ximenes, Pietro Carnerini e Benedetto D’Amore. Fra le ceramiche, autori come Guido Andlovitz, Antonia Campi, Tullio D’Albisola, Giò Ponti. A ciò si aggiungono una collezione di vetri veneziani dei primi del ’900 disegnati da Carlo Scarpa, Ercole Barovier, Napoleone Martinuzzi e alcuni arredi progettati da Marcello Piacentini per la Casa Madre dei Mutilati in Roma. Presentata anche una sezione prevalentemente basata su materiale cartaceo d’epoca che raccoglie manifesti pubblicitari, locandine e quadri, di autori quali Plinio Codognato, Guglielmo Sansoni detto “Tato” e Duilio Cambellotti. (red)

PALERMO, SE L’ARTE INCONTRA LA VULCANOLOGIA
Al Museo Regionale Palazzo d'Aumale di Terrasini, a Palermo, “Visions of The Earth - L’arte e la cultura visuale sismografica e vulcanologica”, organizzata dal Collettivo Neuma in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia affronta, fino al 14 dicembre, il tema della visualizzazione e della salvaguardia della Terra, nella relazione arte-scienza, mediante tecnologie di osservazione utilizzate in sismologia e vulcanologia. Benché i terremoti e le eruzioni vulcaniche abbiano alimentato miti e leggende nel corso della storia, la ricerca attraverso strumentazioni sempre più tecnologicamente avanzate è relativamente giovane e l’iconografia legata a questa imprescindibile tecnologia lo è ancor di più. I visitatori potranno osservare strumenti di rilevamento, come sismografi di terra e di mare, plastici con sistemi di misura dei gas vulcanici e riproduzioni di vulcani in scala ridotta, forniti per l’occasione dall’INGV di Catania, Palermo e Gibilmanna. La mostra promuove e diffonde una coscienza estesa dell’immaginazione scientifica e artistica, dove gli strumenti per lo studio, la salvaguardia e la visualizzazione della terra diventano dei media che interagiscono, informando e ispirando le opere degli artisti del Collettivo Neuma che hanno fatto uso di tali prospettive scientifiche come anche dei loro oggetti di studio (terra, mare, vulcani, atmosfera) per realizzare i loro lavori. (red)

 

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