Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

A Trento le esperienze
delle famiglie numerose

“Crescere un figlio non è solo una questione privata, ma è una responsabilità, una promessa, un impegno sociale. Significa contribuire a costruire un pezzo di futuro”. È quanto si legge nella premessa di “Big Family”, il libro presentato questo pomeriggio a Trento nell’ambito del Festival della Famiglia. Un’occasione per dibattere sul tema del Festival dal punto di vista di mamme e papà di famiglie numerose, che hanno portato la loro esperienza assieme a specialisti ed esperti di educazione e politiche familiari. Presente l’assessore provinciale alla famiglia Stefania Segnana. "Dobbiamo lavorare come istituzione perché passi l'idea che è bello avere famiglia, altrimenti la società invecchia " ha detto l'assessore, sottolineando che è necessario agevolare il più possibile i giovani nel progetto di formazione di nuove famiglie, attraverso azioni concrete, come il sostegno agli affitti, il favorire le madri lavoratrici con orari flessibili e abbattendo le rette degli asili nido.

PILLON: FAMIGLIA GENERATRICI DI FUTURO - All'incontro era presente il senatore Simone Pillon, che ha indicato il Trentino come modello di sviluppo e laboratorio di buone pratiche, esempio anche per altre realtà. "La famiglia è generatrice di futuro" ha detto, ponendo l'accento sul coraggio e la speranza che anima le famiglie numerose e sulle loro storie, che possono indicare la strada giusta alle scelte della politica. Luciano Malfer, dirigente dell'Agenzia per la Famiglia della Provincia autonoma di Trento ha concluso l'incontro ponendo l'attenzione sul valore che riesce a generare la famiglia all'interno della società, un valore che le famiglie numerose riescono più di altre a preservare e consegnare a tutti.

IL MODELLO TRENTINO - La famiglia è un soggetto da promuovere, è stato detto dall’autrice del libro Linda Pisani, e non un caso da assistere: investire nella famiglia significa ridurre i costi sociali, perché se le famiglie stanno bene, la società sta bene; significa alimentare un “humus sociale” che potenzia la crescita di una sana e serena comunità, attenta allo sviluppo culturale e all’innovazione. In Trentino la legge provinciale sul “Benessere familiare”, promulgata nel marzo 2011, in stretta sinergia con le amministrazioni locali cura il potenziamento del ruolo delle famiglie affinché possano sentirsi protagoniste attive nell’attuazione delle loro funzioni sociali ed educative. Le corrette politiche familiari sostengono la genitorialità, consolidano i rapporti interni alla famiglia e le relazioni tra le famiglie, alimentano le reti di solidarietà. Non con una logica assistenzialistica, ma attuando un riorientamento delle politiche e dei servizi, per sostenere il benessere familiare secondo una logica di rete e condivisioni. È un nuovo concetto di welfare che genera, addirittura, sviluppo economico, come è emerso nel corso di questa edizione del Festival. Modelli come i "Comuni amici della famiglia" e i "Distretti Famiglia" stanno talmente funzionando bene, è stato detto oggi, che dal Trentino si stanno diffondendo nel resto d'Italia e d'Europa. E sono a costo zero per le amministrazioni. In “Big Family” tutto questo è raccontato attraverso la voce delle famiglie numerose. Il libro, infatti, è una raccolta di big stories che partono da una battuta di Mario Sberna, presidente dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, intervenuto oggi: “Fare i genitori è sempre un mestiere difficile, ma dal quarto figlio la strada è tutta in discesa”.

STORIE DI SOGNI E IMPEGNI - Che in quella battuta ci fosse del vero Pisani l'ha scoperto raccogliendo le storie di chi ha tanti figli. Mogli e mariti che si sentono una squadra, come Alice e Filippo che si definiscono interscambiabili; Gemma e Giacomo che hanno cresciuto quattro figli senza asili nido; Laura e Gianluca che sono davvero stanchi nel sentirsi dire “Ma non ce l’avete la tv?”. E poi ci sono Luca e Anna Maria che con i loro 10 figli si definiscono i “veri rivoluzionari dei tempi moderni” e anche le ragazze e i ragazzi delle famiglie numerose, che studiano, lavorano, che si occupano di fratelli e sorelle come in una tribù, banalmente meno attenti all’ultimo modello di smartphone, ma più accorti a fare tanto con meno. Non c’è demagogia nei loro racconti, ma tanta forza e serenità nell'affrontare il futuro. Un libro che, usando le parole dell’autrice, racconta soprattutto “storie di sogni, impegni, difficoltà, conti che non tornano (ma anche sì), tazze riempite di spazzolini da denti, scarpe lasciate in giro, libri e quaderni che non si trovano, fiumi di lacrime da consolare, sorrisi moltiplicati per ogni lettino. Sono storie di rocamboleschi incastri per arrivare a fine mese, o semplicemente a fine giornata”. L’incontro di questo pomeriggio ha ospitato un simpatico personaggio-dinosauro come moderatore dei tempi e per tutta la durata dell’evento è stato offerto intrattenimento ai più piccoli nella sala Wolf del palazzo della Provincia, dove i giovanissimi hanno potuto assistere ad uno spettacolo appositamente allestito e pensato per loro. (Red – 7 dic)

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