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Schiavone (Cgie): A Palermo appuntamento con
la ‘buona emigrazione’

Schiavone (Cgie): A Palermo appuntamento con <br> la ‘buona emigrazione’

In quello che è stato definito un “Cgie caldo” (per i vari temi da discutere: dalla Brexit alla crisi in Venezuela passando per la difesa della circoscrizione estero) ha trovato spazio un evento tanto atteso quanto ambizioso: l’organizzazione del Seminario sui giovani italiani all’estero che si terrà a Palermo dal 16 al 19 aprile. “L’obiettivo è quello di creare una rete che unisca le nuove generazioni fuori i confini nazionali” spiega a 9colonne il segretario Generale Michele Schiavone che al termine della seconda giornata di lavori del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (riunito a Roma dal 4 al 6 marzo) parla di un appuntamento che “metterà in luce la ‘buona’ emigrazione”.  “Si incroceranno – spiega - storie di italiani che fuori dall’Italia hanno trovato la loro strada. Ma che all’Italia sono stati,  sono e saranno sempre legati. Conosceremo vite diverse unite dalla stessa radice”.  In Sicilia arriveranno infatti giovani tra i 18 e i 35 anni, rappresentativi dei vari tipi di emigrazione: “Ci saranno gli italiani di seconda, terza e anche di quarta generazione – precisa Schiavone - figli e nipoti di chi ha lasciato l’Italia anni fa. Così come arriveranno giovani emigrati, esponenti della cosiddetta nuova mobilità, che magari hanno lasciato l’Italia giovanissimi, a 20 anni, e che oggi ne hanno più di 30”. Al summit di Palermo protagonisti saranno quindi ragazzi “appartenenti a diversi mondi: ingegneri, ricercatori, manager, imprenditori, artigiani” dice Schiavone. In una parola: “eccellenze”. “Si tratta di giovani scelti tra tanti - continua il segretario Generale – hanno un’alta professionalità, sono persone qualificate. E ben venga puntare sulla meritocrazia. Il Cgie – continua Schiavone - vuole riconoscere e premiare i talenti. Non crediamo nell’improvvisazione ma nello studio, nella preparazione. E nella parità di genere visto che parteciperanno al summit tantissime ragazze”. I giovani italiani emigrati negli ultimi anni si  confronteranno con chi non è nato in Italia ma “conosce l’italiano. Ha un livello alto della lingua scritta e parlata – precisa il segretario – e ha deciso di impegnarsi in attività sociali e culturali per i giovani italiani residenti all'estero, prima e dopo la Conferenza. Saranno i Com.It.Es. a selezionare paese per paese il giovane e a delegarlo alla conferenza mondiale di Palermo” conclude il segretario. E a proposito di lingua italiana e dell’annuncio del sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo dello stanziamento di 50 milioni di euro per l'anno 2019 per la promozione e la diffusione di lingua e cultura italiana nel mondo, Schiavone commenta: “Sono somme già previste. Il problema piuttosto arriverò dopo, nel 2020. Si continuerà a investire sulla promozione all’estero di cultura, storia, identità? Io sarei contento di sapere che i fondi a disposizione in futuro saranno confermati e non ridotti”. (red – 5 mar)

AL CGIE LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “ANTENOR”

Il progetto Antenor è stato presentato oggi a Roma, nel corso dei lavori del Comitato di Presidenza del Consiglio generale degli italiani all'estero. Proposto e ideato dall'Associazione Itaca e dall’ InterComites del Belgio, il progetto finanziato dal Maeci prevede l'Analisi delle Nuove Tendenze dell'Emigrazione Nazionale ed un Osservatorio sulla Romania. Attraverso un approccio quantitativo e qualitativo, elaborato da un Comitato scientifico sulla base di interviste pilota e di metodi all'avanguardia nel campo sociologico, l'analisi sarà condotta con interviste personalizzate in sette paesi Europei (Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Svizzera, Regno Unito e Romania) ed intende identificare i bisogni della nuova emigrazione con un target specifico nei connazionali che hanno lasciato l'Italia dopo il 1° gennaio 2015. Incoraggiante ed interessata la reazione della Presidenza del CGIE, che ha apprezzato l'idea della creazione di una rete internazionale che veda come protagonisti gli organi di rappresentanza locali, i Comites, chiamati a collaborare con il progetto alla creazione di un network di partner locali (istituzioni, associazioni, patronati, aggregazioni spontanee) cui spetterà il compito di convalidare l'approccio scientifico, condurre le interviste personalizzate con i soggetti identificati e collaborare alla diffusione dei risultati attraverso varie iniziative nazionali.  Come sottolineato nella presentazione di oggi, il progetto non intende limitarsi ad una fotografia dell'esistente, ma mira, con un'analisi dei risultati dei questionari e delle interviste, a fornire ipotesi di soluzioni ai maggiori problemi che saranno identificati, proponendo alle Autorità competenti ed alla rete creata nella fase progettuale, sistemi e tecniche, anche con i moderni strumenti informatici, per rispondere ai nuovi bisogni. Di rilievo la scelta di dedicare una parte della ricerca all'emigrazione Romena, a seguito di uno specifico accordo con il Ministero per i Romeni all'estero (MRP), che collaborerà anche all’identificazione dei Partner locali. La Romania risulta oggi il Paese europeo con il maggior flusso di mobilità verso l'esterno, con circa 3,6 milioni di cittadini romeni che vivono in un altro Paese. Nel 2017, i cittadini romeni in età da lavoro (20-64) residenti in un altro Paese UE ammontavano al 19,7% del totale dei loro connazionali residenti in Romania, di particolare interesse i legami con l'Italia in cui la comunità Romena è la più numerosa. Il Segretario Generale Schiavone ha ringraziato il Comitato di Pilotaggio di “Antenor” per aver scelto di presentare il progetto in anteprima alla Presidenza del CGIE, rinnovando l'appuntamento tra un anno per una prima analisi dei risultati. Tra i preziosi suggerimenti dei membri del Comitato di Presidenza quello di una partecipazione alla prossima Conferenza Stato Regioni e l'invito all'associazione Itaca ed al MAECI di valutare sia l'estensione del progetto “Antenor” ad altri paesi europei sia di valutare assieme la possibilità di riproporlo in altre aree geografiche del mondo.(5 mar - Gif)

(© 9Colonne - citare la fonte)