"Il Comitato di rappresentanza dei venezuelani in Italia supplica i lavoratori del giornalismo e del mondo mediatico radio-televisivo che informino coscientemente sul dramma del Venezuela, mettendo da parte i propri colori politici che, in questo caso, non aiutano ad uscire dalla catastrofe in cui è sprofondato il paese". In questo accorato appello, Carlos Gullì, portavoce e addetto stampa del comitato di rappresentanza dei venezuelani in Italia, prova a sensibilizzare la rete giornalistica del nostro paese per approfondire e divulgare la catastrofe umanitaria in atto nello stato sud-americano. "Il senatore americano Marco Rubio - prosegue Gullì nella nota - ha avvertito che 80 bimbi sono morti nel reparto neonatale di un ospedale paralizzato dal blackout". E ancora: "Non è la prima volta che in Venezuela si verificano dei blackout, ma così prolungato ed esteso non si era mai visto".

Senza acqua corrente, senza ricezione della rete cellulare, la crisi venezuelana sta spingendo in un abisso lo stato sudamericano, provocando ingenti danni a infrastrutture, imprese e privati cittadini. Un'attenzione particolare viene poi riservata agli inganni del regime che proporrebbe "vecchi video e immagini manipolate da Nicolàs Maduro che, troppo spesso - continua Gullì - vengono trasmessi da alcuni telegiornali della televisione Italiana". La lettera si chiude con il richiamo alla solidarietà: "Il Venezuela ha bisogno del contributo umano e coscienzioso di tutti". (Lgs – 13 mar)