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TERREMOTO DEL 2016
ANTICIPATO DA UN SECOLO

TERREMOTO DEL 2016 <BR> ANTICIPATO DA UN SECOLO

Ci sarebbe un collegamento tra il terremoto di magnitudo 6.5 che ha colpito l’Italia Centrale il 30 ottobre 2016 e gli eventi sismici dei mesi precedenti. Questi, infatti, avrebbero “anticipato” di oltre un secolo l’accadimento di quel terremoto, ma allo stesso tempo ne avrebbero dimezzato l’energia disponibile, limitandone la magnitudo. È quanto ipotizza un team di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e della École Normale Supérieure (ENS) di Parigi. I risultati dello studio sono stati appena pubblicati sulla rivista Scientific Reports. Nel corso della sequenza sismica dell’Italia Centrale del 2016, nell’arco di un paio di mesi si sono verificati diversi terremoti di magnitudo rilevante. Al primo terremoto del 24 agosto di magnitudo 6.0, con epicentro localizzato nel comune di Accumoli, hanno fatto seguito i due terremoti del 26 ottobre, di magnitudo rispettivamente 5.4 e 5.9 localizzati a Visso. Quattro giorni più tardi, il 30 ottobre, nell’area compresa tra gli eventi sismici del 24 agosto e del 26 ottobre è avvenuto il terremoto di Norcia, il più forte della sequenza, con magnitudo 6.5. “Negli ultimi decenni”, spiega Nicola Alessandro Pino, ricercatore dell’INGV e coautore dello studio, “in Italia si sono verificate altre sequenze sismiche costituite da terremoti di magnitudo simile tra loro, avvenuti nella stessa area a distanza di pochi secondi, pochi giorni o pochi mesi. Queste evidenze”, prosegue l’esperto “fanno ipotizzare che la rapida successione di terremoti non sia casuale. Infatti, per alcune di queste sequenze è stato dimostrato che gli eventi precedenti hanno innescato quelli che sono seguiti. Le faglie interagiscono tra loro e alterano lo stato di sforzo sulle faglie limitrofe, allontanando il tempo del prossimo terremoto o, al contrario, portandole più vicine alla rottura”. (Red – 21 mar)

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