Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Marisa Laurito e Fioretta Mari,
'Due donne in fuga'

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

MARISA LAURITO E FIORETTA MARI IN “2 DONNE IN FUGA” AL TEATRO MANZONI

Un testo di successo, in Francia, soprattutto a Parigi. Due attrici grandiose – Marisa Laurito e Fioretta Mari - che lo reciteranno come fosse stato scritto per loro. Questo è 2 Donne in Fuga... tratto da Le fuggitive di Pierre Palmade e Christophe Duthuron, per l’adattamento di Mario Scaletta e la regia di Nicasio Anzelmo, in scena al Teatro Manzoni di Roma (via Monte Zebio, 12) dal 28 marzo al 21 aprile. Due donne si incontrano di notte su una strada statale mentre fanno l'autostop. Entrambe fuggono dalla loro vita, Margherita da 30 anni di vita di casalinga, moglie e madre repressa, Clorinda detta Clo dalla casa di riposo dove il figlio l'ha parcheggiata dopo la morte del marito. L'incontro suscita le battute più divertenti, per il luogo e l'ora equivoci. Clo ha un temperamento forte e, nonostante l'età, non si lascia intimidire da Margherita, più giovane ma anche più sprovveduta. E' l'inizio di un'avventura che vede le due donne viaggiare in autostop, interpretando una commedia dalle battute felici che non sono mai fini a se stesse ma servono a costruire con ironia i caratteri diversissimi delle due donne. Così mentre la progressione narrativa della commedia, sviluppata per brevi scene autonome, eleganti e funzionali, vede le due donne avventurarsi in situazioni diversissime (dalla strada provinciale al cimitero, dalla fattoria alla casa di estranei nella quale entrano come due ladre...), dalle quali scaturiscono battute e situazioni divertentissime, ogni scena aggiunge un tassello alla vita e alla psicologia delle due protagoniste mostrando allo spettatore il nascere di una vera amicizia. Si ride di gusto per l'ironia e l'arguzia delle battute e si sorride nel riconoscere, nelle due protagoniste, alcuni aspetti della nostra vita, a volte pavida, altre volte più temeraria, in un perfetto equilibrio tra commedia e vita (vera), niente affatto retorico.  (PO /red)

MAURIZIO MATTIOLI IN “ECCHIME QUA”

E’ in scena fino al 31 marzo al Teatro degli Audaci di Roma (via Giuseppe De Santis, 29 )“Ecchime qua” ovvero il nuovo spettacolo teatrale dell'artista Maurizio Mattioli per la prima volta affiancato da Francesca Ceci. Lo spettacolo rappresenta per l’attore romano un po’ il ritorno alle sue origini, Mattioli infatti accoglie il pubblico in teatro come se fosse nel salotto di casa sua, quasi a voler premiare un rapporto consolidato negli anni. Un abbraccio, un cammino, un guardarsi negli occhi attraverso battute, gag, monologhi, canzoni. I ricordi istrionici della sua vita saranno scanditi dall’apertura di una serie di cassetti, con sapiente maestria e con il coraggio di chi la vita l’ha sempre affrontata con un dono speciale… l’arte di sdrammatizzare. Non mancherà l’essenza femminile, punto cardine, che per Mattioli rappresenta la coscienza, il suo bastone di appoggio, la variabilità che rende l’uomo felicemente instabile. Un mix di sentimenti, comicità, introspezione e i suoni senza tempo del maestro Alberto Laurenti per uno spettacolo pronto per far divertire il pubblico e a rendere l’anima più leggera.

CIAK! SIGNO’, TORNA LA COPPIA MARZOCCA-SARCINELLI

Dopo anni di successi televisivi, come “Cavalli di Battaglia” il sabato sera su Rai1 con il “maestro” Gigi Proietti, tornano dal vivo il grande Marco Marzocca e Stefano Sarcinelli nel divertente Ciak Signò, in scena al Teatro Ciak di Roma da giovedì 28 marzo a domenica 7 aprile (via Cassia, 692). “Ciak Signò” è un atto unico supercomico, un omaggio speciale proprio al Teatro Ciak (Marco è cresciuto sulla Cassia e la prima volta che entrò in un cinema da bambino fu proprio nel Cinema Cassio, poi diventato Ciak) e vedrà Marzocca nei panni di ARIEL, il suo personaggio più conosciuto e richiesto dal grande pubblico, nonché uno dei protagonisti più amati del mitico Zelig. Al suo fianco non mancherà il suo inseparabile “Signò”, il bravissimo Stefano Sarcinelli, attore ed autore televisivo nonché “spalla” di grande capacità artistica ed abilità comica. Sarcinelli, inizierà lo spettacolo con un omaggio al Teatro, quello con la T maiuscola, cercando di animare la serata recitando un suo mix Shakespeariano. Nonostante Ariel faccia di tutto per compiacerlo finirà per creare un pasticcio dietro l’altro fino a farlo “svampare” definitivamente. Alla fine, distrutto, Signò suo malgrado sarà costretto a chiedere l’aiuto di Ariel per interpretare il personaggio di Giulietta nella famosa scena del balcone del Giulietta e Romeo. Lo spettacolo è un esilarante duetto fatto di battute e situazioni comiche irresistibili. La capacità di osservazione sviluppata da Marzocca nel corso della sua carriera si manifesta in questo personaggio, diventato ormai nell'immaginario collettivo una sorta di Arlecchino moderno, modulato ed esaltato dalla maestria di Stefano Sarcinelli e farà si che lo spettatore di qualsiasi età esploda in una risata immediata perché immediata ne è la percezione. “Ciak Signò” è un prodotto ben congegnato e confezionato appositamente per permettere agli spettatori di tutte le età di ridere, ridere e ancora ridere, senza volgarità ed eccessi di ogni tipo. (red)

 

ROMA, “PESCI AD APRILE" AL TEATRO TIRSO DE MOLINA

Dopo il successo della commedia "Mafia senza piombo" con Nadia Rinaldi e Franco Oppini, tornano  in scena Ezio Passacantilli, Luca Latino e Flavio Moscatelli con una nuova commedia  "Pesci ad aprile", fino al 31 marzo Teatro Tirso De Molina di Roma (via Tirso 89).  Qual è l’unico evento nella vita in grado di far provare ad un uomo gioia, ansia, voglia di vivere e fede in un futuro migliore più del matrimonio? L’addio al celibato ovviamente. La storia si apre proprio il giorno prima del tanto atteso addio alla vita da celibe di Luca, il quale però invece di sentirsi trainato dalle emozioni sopracitate è vittima di profondo smarrimento. Manca una settimana al fatidico “si” e il peso si sente. Per fortuna ci sono gli amici. Luca si precipita infatti a casa di Flavio, nel cuore della notte, senza preavviso. Ovviamente ha invitato anche Ezio. Finalmente sono insieme e si può dare il via alle ventiquattro ore che conducono al celeberrimo “addio” appunto; ciò che i tre amici non sanno è che saranno le ore più sconvolgenti della loro vita. Fra riflessioni sul presente e sul futuro, rimpianti, segreti mai svelati e soprattutto grazie al sopraggiungere della “professionista” ingaggiata per animare la festa, i tre si troveranno in una centrifuga di risvolti tragicomici da capogiro. Lo spettacolo è  di Luca Latino e Flavio Moscatelli con Luca Latino, Flavio Moscatelli, Ezio Passacantilli e con Flavia Mancinelli. Regia Latino, Moscatelli, Passacantilli. Scene Luflez Luci e Fonica Danilo Sabelli

(PO / red).

 

 

ROMA, AL TEATRO DELLA COMETA “RISONANZE MAGNETICHE”

Sarà in scena al Teatro della Cometa di Roma (via del Teatro Marcello, 4 ) dal 26 marzo al 7 aprile, “Risonanze Magnetiche” scritto e diretto da Alessandra Panelli, protagonisti Mauro Marino, Barbara Porta, Costanza Castracane. La storia di due donne e un uomo che “nel mezzo del cammin di loro vita” si trovano ad un bivio: soccombere all’ineluttabilità delle cose, così come le vorrebbe un certo modo di pensare, o trovare la forza per reagire e reinventarsi in una nuova esistenza vitale e fantasiosa. Una sorta di favola che i tre amici raccontano al pubblico.

FRANCESCA BENEDETTI È ECUBA, DRAMMATURGIA E REGIA DI GIUSEPPE ARGIRÒ

Francesca Benedetti è la protagonista dal 23 al 31 marzo, al Teatro Arcobaleno di Roma (Centro Stabile del Classico, via F. Redi 1/a) di Ecuba di Euripide, drammaturgia e regia di Giuseppe Argirò. In scena un cast d’eccellenza: Sergio Basile, Gianluigi Fogacci, Maurizio Palladino, Maria Cristina Fioretti, Viola Graziosi, Elisabetta Arosio.  Francesca Benedetti – Premio Le Maschere 2018 – è la straordinaria interprete che veste i panni della regina di Troia. Ecuba incarna una sofferenza senza fine, consumata in una disperata solitudine. Troia è caduta e le donne di Ilio attendono la sorte riservata ai vinti. Lo spettro della guerra si svuota di ogni significato ideologico e declina la violenza in tutte le sue varianti, propagandosi come una malattia senza cura. Vittime e carnefici vengono accomunati dalla sopraffazione. In un momento di assenza di pace, in cui i teatri di guerra sono molteplici, raccontare gli orrori della violenza è un dovere etico. La drammaturgia di Euripide raffigura l’ineluttabilità della storia umana e l’indifferenza degli dei, spettatori attoniti e crudeli di fronte allo stupefacente spettacolo del mondo. In più di sessant’anni di carriera Francesca Benedetti ha interpretato i più importanti ruoli femminili della storia del teatro classico e contemporaneo, e ispirato i più grandi registi italiani da Missiroli a Castri, da Cobelli a Ronconi a Strehler. Nata a Urbino, artista ecclettica di straordinario talento, racconta: “Ci sono tre eventi che nella mia vita artistica sono stati fondamentali e mi piace sempre ricordarli: nel 1974 lo spettacolo “Macbetto” scritto per me da Giovanni Testori (premio la Maschera con Lauro d’Oro), nel 1976 “Il Temporale” di Strindberg con la regia di Giorgio Strehler, fino ad arrivare al 1983 anno in cui con Emilio Isgrò fondammo le “Orestiadi” di Gibellina (protagonista per tre anni nel ruolo di Clitennestra)”. (PO / red)

 

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