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direttore Paolo Pagliaro

A Roma lo spettacolo-cult 'La donna in nero'

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

A Roma lo spettacolo-cult 'La donna in nero'

AL TEATRO CIAK DI ROMA LO SPETTACOLO-CULT "LA DONNA IN NERO"

Dopo 25 anni di repliche ininterrotte e trionfali a Londra, approda al Teatro Ciak di Roma (via Cassia, 692)  lo spettacolo-cult che ha terrorizzato centinaia di migliaia di spettatori: da giovedì 25 aprile arriva La Donna in Nero”, nell’adattamento di Stephen Mallatratt dal romanzo di Susan Hill, diretto da Raffaele Castria, che vedrà in scena un grande Maestro del teatro italiano, Giuseppe Pambieri insieme a Nicola Paduano. “Credo sia il più importante e riuscito testo noir mai messo in scena – spiega il regista Raffaele Castria - Una ghost story dove realtà e finzione si mischiano togliendo il respiro e qualsiasi rassicurante certezza”. Un teatro vuoto, una presenza terrorizzante e crudele che si aggira tra la platea e la scena. Un attore disperso nell’immenso spazio dell’immaginazione di un uomo che cerca una via di uscita dai suoi incubi. Una struttura drammaturgica modernissima, dove il teatro mette in scena se stesso, le sue misteriose magie e la sua capacità di evocare altre realtà. Un sospiro gelido che cambierà ogni visione del sovrannaturale. Uno spettacolo che trasforma il concetto di rappresentazione in qualcosa di diverso e misterioso. Un finale agghiacciante e geniale. Lo spettacolo sarà in scena fino a domenica 12 maggio. Scene e costumi sono di Susanna Proietti, aiuto regia Clarissa Bottacci. (PO / red)

Foto: Ufficio Stampa

ENZO SALVI PORTA IN SCENA "IO UN ATTORE CANE”

Dal 24 aprile al 5 maggio il teatro Tirso de Molina, teatro comico di tradizione tomana (che si trova in via Tirso 89) ospita Enzo Salvi con il suo inedito spettacolo "Io un attore cane". Il titolo di questo nuovo spettacolo di Enzo Salvi è allo stesso tempo una provocazione e un biglietto da visita. Lo show infatti è incentrato sulla passione per gli animali che da sempre anima il popolare comico romano. Enzo si erge così a paladino di queste creature indifese e da loro voce, difendendole dai luoghi comuni che li vedono soccombere. Conoscendo i cani ed avendo imparato ad apprezzarli per il loro amore incondizionato, essere paragonati ad un animale così leale deve essere per un attore un motivo di vanto e non di disprezzo. Partendo da questo paradosso, l’attore romano fa ridere e divertire con gli animali e non degli animali; anzi mette alla berlina i comportamenti più ridicoli e fastidiosi che l’essere umano perpetua nei confronti di queste splendide creature. Lo spettacolo si incammina tra una interpretazione originale dell’Arca di Noè e la rivisitazione delle favole più conosciute, passando per le filastrocche e le storture che i fumetti fanno degli animali, per lasciare tra mille risate, lo spazio a qualche riflessione più profonda. In scena con Salvi, c’è Valentina Paoletti. (PO /red)

TORNA A ROMA LA COMICITÀ DI CHIARA BECCHIMANZI

Il 27 e 28 aprile sul palcoscenico del Teatro Garbatella di Roma (Piazza Giovanni da Triora 15) approda, dopo i grandi successi di critica e di pubblico in tutta Italia, lo spettacolo “Principesse E Sfumature – Lei, Lui & Noialtre”. Un vero One Woman Show scritto, diretto ed interpretato dalla pluripremiata Chiara Becchimanzi.  Una donna a cavallo dei 30 anni, una indefinita psicoterapeuta dalla voce suadente, e molte domande: perché le donne di oggi devono essere per forza "tutto"? Cosa vuol dire sottomissione femminile in un contesto in cui una patacca editoriale come "50 sfumature di grigio" vende lo stesso numero di copie di "Don Chisciotte"? Cosa vogliamo, a letto, da un uomo? Perché non sempre riusciamo a chiederlo? Quali sono i nostri modelli estetici, e soprattutto emotivi? Perché spesso siamo portate ad accontentarci, a sacrificarci? Cenerentola, Pollyanna, Anastasia Steele. Tante facce della stessa medaglia. Ma forse, questa medaglia, è ora di buttarla via.  Senza mai prendersi troppo sul serio, lo spettacolo e la sua protagonista si interrogano sulla femminilità, sulle relazioni, sulle idiosincrasie della sensualità/sessualità, a partire dalla narrazione di vissuti che potrebbero essere condivisi da molti/e, e che conducono, appena prima della fine, a sentirci bambini e bambine, e chiederci – davvero – se le cristallizzazioni che abbiamo creato per distinguere i generi siano poi così incontrovertibili, o così importanti.  Lo stile dello spettacolo viaggia morbidamente tra la stand up comedy, il teatro d’attore, la clownerie teatrale e la parodia grottesca, per offrire un affresco quanto mai umano e multiforme della riflessione proposta. Il palco è nudo, riempito esclusivamente dal corpo dell’attrice in scena: nessun filtro scenografico o di costume tra lei e il pubblico – solo pochi, essenziali oggetti, al fine di costruire un’atmosfera da vera e propria “psicoterapia di gruppo” che spesso oltrepassa e frantuma la quarta parete per interagire direttamente con le persone in sala e “scrivere”, di replica in replica, un testo diverso. Perché di riflettere c’è bisogno, ma se si riflette ridendo si riflette meglio. L’Ordine degli psicologi ha scelto lo spettacolo per il suo Festival di Psicologia, nella giornata dedicata alle relazioni e all’identità di genere; il nucleo romano del Collettivo Chayn per i diritti delle donne ha celebrato con “Principesse e Sfumature” il primo anno di attività.  La mission e il percorso dello spettacolo ricalcano l’intento dell’artista e della compagnia, attivamente coinvolte nella trattazione sociale della questione di genere e delle pari opportunità.(PO / red)

WE WILL ROCK YOU DA RECORD: 65.000 SPETTATORI PER 56 REPLICHE IN TEATRO

L’11 aprile 2019, nel prestigioso Teatro Regio di Parma, davanti ad un pubblico appassionato e felice, si è conclusa la prima stagione teatrale di We Will Rock You. Lo spettacolo con le canzoni dei Queen ha iniziato il suo tour nei teatri d’Italia nell’ ottobre del 2018 registrando circa 65.000 spettatori paganti nelle 56 repliche che hanno toccato da nord e a sud le principali città italiane: Civitanova Marche, Trieste, Assisi, Bologna, Brescia, Montecatini Terme, Jesolo, Bassano Del Grappa, Bergamo, Milano, Genova, Roma, Napoli, Catanzaro, Reggio Calabria, Catania, Bari, Firenze, Padova, Torino, Gorizia e, infine, Parma. Dopo i consensi pressoché unanimi di pubblico e critica, lo spettacolo così concepito sarà nuovamente in tour, a partire da novembre 2019, per una seconda stagione che si prolungherà lungo tutto il 2020. Lo spettacolo originale è stato scritto e prodotto da Ben Elton, in collaborazione con Roger Taylor e Brian May. In Italia, grazie soprattutto al lavoro e alla credibilità della Barley Arts, il musical, dopo il grande successo della sua prima edizione nel 2009, che replicava la produzione originale londinese, è stato riproposto, durante la stagione che si è appena conclusa, in una nuovissima produzione “NO REPLICA”, messa in scena da un nuovo cast e concepita appositamente per il nostro Paese da Claudio Trotta per Barley Arts. Le musiche e le canzoni sono quelle originali, cantate in lingua inglese e eseguite rigorosamente dal vivo da un’eccezionale band formatasi per l’occasione. L’attenta rivisitazione e implementazione del testo originale, tradotto da Raffaella Rolla, a cura di Michaela Berlini, del Direttore Artistico Valentina Ferrari e del Produttore Claudio Trotta hanno conferito allo show motivi di gradimento e interesse da parte di un pubblico estremamente transgenerazionale, valorizzando i contenuti e evidenziando l’attualità di temi quali il bullismo , istruzione, riscaldamento globale, omologazione culturale e l’oppressiva presenza quotidiana della rete nella vita di tutti. Il risultato è stato un vero e proprio evento record, uno show campione di incassi.(red)

VIAGGIO IN ITALIA, SPETTACOLO-CONCERTO ALLA RISCOPERTA DELLA MEMORIA MUSICALE ITALIANA

Dalle Madonie, in Sicilia, fino a Pontebba, in Friuli, passando per la Maremma, il Molise Arbëreshë, Napoli e la Sardegna. È il lungo percorso di Viaggio in Italia. Cantando le nostre radici, il coinvolgente concerto-spettacolo curato da Tiziana Tosca Donati, Paolo Coletta e Felice Liperi, per la regia di Massimo Venturiello, con la direzione musicale e gli arrangiamenti di Piero Fabrizi. A metterlo in scena mercoledì 24 aprile all’Auditorium Parco della Musica – Sala Studio ore 21.00 – un collettivo artistico di venti giovani artisti, usciti due anni fa dal laboratorio gratuito di alta formazione della Regione Lazio Officina Pasolini, che con il nome AdoRiza accompagneranno il pubblico alla riscoperta della memoria musicale del nostro paese, portando in scena canti, sonorità e melodie popolari di tutte le regioni italiane. Il progetto ripercorre la storia e le storie di chi ha vissuto e cambiato, in un modo o nell’altro, la cultura della Nazione; così, durante la serata si incontreranno tematiche come la guerra e l’immigrazione, la questione meridionale e il diritto al lavoro, ma anche situazioni di giochi di ballo e di festa, ambienti rurali e sognanti e non per ultimo il tema dell’amore. Un vasto itinerario di note e tradizioni di grande impatto emozionale che, nel lavoro di rilettura dei curatori, è un’occasione preziosa con cui osservare, approfondire le radici di un paese attraverso i suoi colori, i suoi profumi, i suoi tanti luoghi e le voci delle genti. (PO / red)

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