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Cgie: grazie a Moavero Milanesi, auguri a Di Maio

Cgie: grazie a Moavero Milanesi, auguri a Di Maio

 Dopo il giuramento di fronte al Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio si è insediato alla Farnesina dove è avvenuto il passaggio di consegne con il predecessore Enzo Moavero Milanesi. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero esprime il proprio ringraziamento a Enzo Moavero Milanesi per il lavoro svolto nei quattrodici mesi di guida dell’importante dicastero degli Esteri e formula gli auguri più sinceri al nuovo ministro del Maeci Luigi Di Maio per gli importanti impegni che attendono l’Italia in Europa, nel Mediterraneo e nel Mondo”. Così si legge in una nota   del Segretario Generale del Cgie Michele Schiavone che continua: “Nell’attesa di conoscere a chi sarà affidata la delega per gli Italiani all’estero, il Cgie si riserva di inviare al nuovo Capo della Farnesina, nonché Presidente del nostro organismo, un documento relativo ai principali dossier prodotti nella presente consiliatura, chiedendogli di portarli a compimento per rinnovare profondamente il ruolo della rappresentanza delle Comunità italiane all’estero nell’architettura costituzionale del nostro Paese.  L’ambizioso programma del nuovo governo deve compiere uno sforzo straordinario, in discontinuità con le pratiche del passato, valorizzando, con attenzione nuova e qualificata, le potenzialità rappresentate dagli italiani all’estero.  Così facendo risulterebbe molto più semplice dare gambe e vigore agli enunciati obiettivi programmatici e, quindi, creare davvero le condizioni affinché chi ha dovuto lasciare l’Italia possa ritornarvi e trovare un adeguato riconoscimento del merito. Gran parte di questo lavoro è già stato prodotto dal Cgie assieme ad alcune commissioni parlamentari per essere messo a disposizione del Parlamento£. 

 “Il Cgie  - continua la nota -  invita il nuovo Ministro Di Maio a procedere con le proposte presentate negli ultimi anni e a legiferare sui dossier già pronti tra i quali:  riforma dei Comites e del CGIE;  revisione delle modalità e delle procedure del voto all’estero;  rappresentanza parlamentare degli italiani all’estero;  armonizzazione delle norme per l’acquisizione e recupero della cittadinanza; costituzione di una rete dei giovani italiani all’estero;  semplificazione e potenziamento della promozione della lingua e della cultura italiana integrata nel sistema paese;  digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione nella rete consolare e nei servizi erogati all’estero;  coinvolgimento del mondo associativo e della rappresentanza nella promozione del turismo di ritorno o delle radici;  realizzazione della Conferenza permanente Stato-Regioni-Province autonome e Cgie come passaggio intermedio per aggiornare gli obiettivi delle politiche verso gli italiani all’estero del prossimo triennio e giungere alla convocazione della nuova conferenza degli italiani nel mondo”. “Il numero dei connazionali residenti all’estero (iscritti all’AIRE) sfiora ormai i 6 milioni,- ricorda Schiavone -  cui si aggiungono le cosiddette ‘nuove mobilità’, con altre centinaia di migliaia di persone che ogni anno si recano all’estero, rimanendo tuttavia escluse dalle rilevazioni ufficiali.  Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero si pone come organo di rappresentanza dell’emigrazione storica, ma anche di questi nuovi flussi che, costituiti in maggioranza da giovani, avrebbero necessità di maggiore assistenza e sostegno da parte della rete diplomatica e consolare e dalle politiche del nostro Paeseconclude. (6 set - red)

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