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Bordin: alla maratona di New York
sarà decisivo il clima

Bordin: alla maratona di New York <br> sarà decisivo il clima

“Dipenderà come sempre anche dal clima, quest’anno sembra che l’estate stia andando molto lunga, quindi mi auguro per coloro che correranno a New York di non trovare troppo caldo. Speriamo che cambi il tempo in modo da permettere un clima perfetto per correre a distanza”. Così in un’intervista a 9colonne Gelindo Bordin, a margine dell’evento “La maratona da Milano a New York”, svoltosi nell’ambito della seconda edizione del Festival dello Sport di Trento. La scuola italiana della corsa che ha dominato il mondo è pronta a sbarcare nella Grande Mela per la maratona più popolare che si corre il 3 novembre. Un ponte ideale con la nostra maratona di primavera targata Rcs che è stato presso la sala Depero della Provincia autonoma il tema di un confronto con quattro protagonisti: Gelindo Bordin e Stefano Baldini sono legati dal comune allenatore e dalla vittoria olimpica in una ideale staffetta da Seul ’88 ad Atene 2004; Orlando Pizzolato è stato nell’84 (con bis nell’85) il primo italiano a vincere a Central Park; Linus, la più popolare voce radiofonica, è un appassionato maratoneta, habituèe di New York ed è stato anche presidente onorario della maratona Rcs. La corsa e la maratona nello specifico "insegnano ad aver rispetto di te stesso - aggiunge il campione olimpico - prima di tutto perché essendo una distanza molto lunga impari a conoscerti, a ritrovare la fiducia in te stesso riuscendo a superare anche i limiti che prima pensavi di avere. Poi ti genera un grande rispetto per gli avversari: la maratona è una di quelle attività sportive che crea grande rispetto tra il primo e l’ultimo arrivato, perché per entrambi la fatica è tanta. Quindi grande rispetto per l’energia che viene spesa e per i chilometri che vengono percorsi". (BIG ITALY / Roc – 11 ott)

 

 

 

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