“Abbiamo cominciato a tracciare la strada verso Tokyo 2020 ben prima della fine di Rio 2016, stiamo compiendo l’ultimo miglio, quello più importante, quello dell’affinamento della preparazione tecnica dei ragazzi attraverso le federazioni, quello delle qualificazioni, quello della messa a punto della macchina ma sono assolutamente fiducioso e ottimista”: così Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano paralimpico, intervistato da 9colonne  a margine dell’evento “Fly2Tokyo. Bebe e la sua Crew”, svoltosi nell’ambito del Festival dello Sport di Trento.  “Credo – aggiunge Pancalli - che sia di fronte agli occhi di tutti come lo sport paralimpico sia esploso, rappresentando forse una delle più grandi novità degli ultimi 20 anni dello sport italiano. Siamo partiti da una piccola federazione che nella sciatteria terminologica del tempo era la Federazione italiana sport disabili, siamo arrivati a un ente pubblico. Le federazioni olimpiche si sono aperte all’accoglimento delle discipline paralimpiche, le federazioni di matrice paralimpica sono cresciute, sono cresciuti gli sport e il numero dei ragazzi che si è avvicinato grazie a grandi campioni e testimonial che si sono affacciati, grazie a un lavoro che è stato fatto negli anni certosino e meticoloso, con grande umiltà e con i mezzi di comunicazione. Tutto questo è un mix di ingredienti che ha portato a quello che è sotto gli occhi di tutti”. (Roc – 12 ott)