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direttore Paolo Pagliaro

Il boom del volley femminile
al Teatro sociale

Il boom del volley femminile <br> al Teatro sociale

Il grande volley femminile, quello dell'argento in Giappone nel 2018, quello che si è qualificato per le Olimpiadi di Tokyo, è approdato oggi al teatro Sociale con le nazionali Anna Danesi, Paola Egonu, Myriam Sylla e il loro allenatore Davide Mazzanti. Grande l'entusiasmo del pubblico, fra cui tante giovanissime, desiderose di emulare presto le campionesse, che hanno sottoposto ad un fuoco di fila di domande, e grande la simpatia delle ospiti sul palco, intervistate da Deborah Schirru e Gian Luca Pasini. Tanti anche i sogni nel cassetto per le atlete azzurre, e tante le ambizioni: in primis, riscattare l'eliminazione alle olimpiadi di Rio, il cui ricordo ancora brucia, e soprattutto, crescere sempre. Nel corso dell'incontro, spazio anche ad Alesandra Marzari, del consorzio Vero volley, e a Mauro Fabris, presidente della Lega pallavolo serie A.  Una Nazionale che ha sorpreso tutti, quella italiana, arrivata sul podio in Giappone ai mondiali 2018, e che poi,  dopo il trionfale ritorno alla Malpensa, accolta da una folla di tifosi, è stata anche ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha riservato loro parole speciali: "Vi ringrazio per l'esempio che offrite, avete conseguito un traguardo che è anche più importante del colore della medaglia che si vince: avete conquistato tanti concittadini". "Ma noi ci credevamo - hanno detto le atlete - anche se alla partenza nessuno avrebbe scommesso su un risultato così importante".  Adesso la sfida sono i Giochi olimpici. "Tutti continuiamo ad imparare - ha sottolineato il ct  Mazanti - loro e anche io. Nella pallavolo non esiste il 'mantenimento' ma il miglioramento continuo". Il segreto, però, non è porre regole troppo rigide. "Io ho scelto la strada più difficile, lasciare che ognuna  possa esprimere se stessa.  Questo significa che ogni tanto ci scontriamo, ma è l'unica maniera che conosco per fare bene questo lavoro. E la cosa più bella, alla fine, è che non finisce mai di stupirmi". (Red – 13 ott)

 

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