Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

GREGORETTI, SI VOTA
LUNEDI’ TRA LE POLEMICHE

La Giunta per le immunità del Senato voterà lunedì 20 gennaio l'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti: lo ha stabilito la Giunta per il regolamento di Palazzo Madama, approvando l'ordine del giorno del centrodestra che voleva si votasse il 20 gennaio nonostante oggi scadesse il termine perentorio di 30 giorni per il voto. Alla votazione ha partecipato anche il presidente del Senato Elisabetta Casellati. La Giunta del regolamento ha ritenuto di “considerare comunque soddisfatto il termine perentorio vista la già fissata convocazione della giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari per il giorno 20 gennaio” ha comunicato in aula il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli.

 

 

CASELLATI. “Da oggi è certificato, dai suoi atteggiamenti e dalla sua volontà di esprimersi che la presidente del Senato non è più super partes e ha deciso di entrare, per motivi suoi che riteniamo non sufficienti, di scendere pesantemente nell'agone politico diventando un presidente Senato di parte" ha detto in Aula il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci. Ma il presidente del Senato “respinge con forza ogni ricostruzione dei fatti che in qualche modo possa mettere in discussione la terzietà della sua azione ovvero connotarla politicamente, perché non si può essere terzi solo quando si soddisfano le ragioni della maggioranza e non esserlo più quando si assumono decisioni che riguardano il corretto funzionamento del Senato”. Lo si legge in una nota, in riferimento alla seduta di della Giunta per il Regolamento sulla vicenda Gregoretti, nella quale si precisa che Casellati “analogamente a precedenti riunioni della Giunta per il Regolamento (dove avrebbe potuto favorire l’opposizione con il suo voto) anche nella seduta di oggi non ha espresso il proprio voto né su proposte avanzate dalle opposizioni né su proposte avanzate dalla maggioranza. In particolare, si sottolinea che Casellati "non ha votato sulla proposta dell’opposizione circa la perentorietà del termine previsto per le autorizzazioni a procedere a carico di ministri, così come non ha votato sulla proposta della maggioranza di assimilare alle commissioni permanenti gli organi del Senato aventi natura giuridica diversa da quelli delle stesse commissioni. Solo ed esclusivamente per contemperare diverse previsioni del regolamento altrimenti confliggenti tra loro (artt. 29 e 135 bis) si è espressa a favore di una proposta avanzata da un singolo componente della Giunta, al fine di garantire la mera funzionalità degli organi del Senato". Il presidente del Senato, inoltre, "contro il parere espresso dalla Giunta e segnatamente dai gruppi Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, ha proceduto ad integrare la stessa Giunta con due componenti appartenenti alla maggioranza di governo, nelle persone delle senatrici De Petris e Unterberger”. (Roc – 17 gen)

 

 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)