Roma, 18 mag - “Quella che stiamo affrontando è un’emergenza che ha cambiato il nostro stile di vita e le nostre abitudini. Le mascherine e i guanti sono diventati beni di prima necessità e il governo ha cercato un costo che avesse una certa sostenibilità economica e che quindi potessero essere beni accessibili a tutti”. Così a 9colonne Patty L’Abbate, senatrice M5S e membro della commissione Ambiente. “Siamo stati capaci, come italiani, a convertire le nostre aziende producendo mascherine per la collettività e per uso sanitario - prosegue la senatrice pentastellata -. Siamo stati anche corretti nella modalità di utilizzo di questi dispositivi, ma manca un tassello: a fine vita diventano rifiuti e non possiamo lasciare mascherine e guanti dove capita, perché stanno prendendo il posto dei tappi di bottiglia, in plastica, o delle cannucce”. L’Abbate ricorda “la lotta, prima del Coronavirus, sugli imballi in plastica per evitare di inquinare il mare ma non solo. Il tutto è collegato anche all’ emergenza climatica. Il Coronavirus è collegato all’inquinamento”. La senatrice M5S lancia quindi un appello ai cittadini sulle buone pratiche da utilizzare nello smaltire questi prodotti: “Dobbiamo essere più attenti al modo in cui li smaltiamo. Secondo l’ISS e l’Ispra avremo bisogno di 4 milioni di mascherine al giorno, che corrisponderanno a tonnellate di rifiuti. Dobbiamo smaltirli nel modo opportuno, poi spetterà a noi come governo e come Stato a provvedere a effettuare la procedura di giusta raccolta e smaltimento. Magari saremo anche capaci di recuperare questi prodotti e riutilizzarli”. “Questi oggetti sono fatti di materia nobile com TNT, che può essere riutilizzato”, conclude L’Abbate puntando i riflettori sul fine vita di questi oggetti: “Lo dobbiamo fare per la nostra salute, non lasciamoli nell’ambiente, l’ambiente va tutelato”. (PO / sip)