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direttore Paolo Pagliaro

BOCCIA: PASSAPORTO SANITARIO
CONTRO COSTITUZIONE

“Rileggete l'articolo 120 della Costituzione: una Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone”. Così il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, in audizione presso la Commissione federalismo fiscale della Camera. “E poi se gli scienziati dicono che non ci sono passaporti sanitari, non ci sono”. Il tema dei passaporti sanitari – proposta lanciata per primo dal governatore siciliano Nello Musumeci - è stata ieri al centro di una polemica che ha visto fronteggiarsi da un lato il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas (che invoca una sorta di patentino sanitario per i turisti lombardi in arrivo sulle spiagge sarde) e il sindaco di Milano Beppe Sala, che invece ha tenuto a ribadire: “Quando deciderò dove andare per un weekend o per una vacanza, me ne ricorderò”. “Nei prossimi giorni con l'ultimo click che riporterà il Paese a muoversi ci dovrà essere anche il buonsenso – spiega il ministro in audizione - Se tutte le Regioni ripartono, ripartono senza distinzioni sul profilo dei cittadini di ogni regione. La distinzione tra cittadini di una città rispetto all'altra non è prevista, se siamo sani ci muoviamo. Diverso è prevedere una fase di quarantena, ma non siamo in quella condizione. E anche in quel caso ci vuole un accordo tra le parti”. “Le province lombarde di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e quella di Piacenza in Emilia Romagna hanno vissuto un’ecatombe, il resto del Paese un dramma” sottolinea Boccia, che ha spiegato come non sia mai stato all’ordine del giorno dell’esecutivo il commissariamento della sanità lombarda. “Dal ministro Boccia non ci saremmo aspettati l’inutile litania neocentralista” replica il governatore Solinas, ma “ci saremmo aspettati, a pochi giorni dal 3 giugno, una proposta di soluzione chiara sulle riaperture tra Regioni”. “Spero che si possa viaggiare dal 3 giugno. Ormai ci sono le condizioni epidemiologiche e la situazione sanitaria è tranquilla, io tifo perché tutte le regioni possano aprire e ci sia libera circolazione" afferma invece il presidente del veneto Luca Zaia, intervistato a Mattino cinque. (Roc – 28 mag)

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