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direttore Paolo Pagliaro

“CON RECOVERY FUND
POLITICA DI BILANCIO UE“

“CON RECOVERY FUND <br> POLITICA DI BILANCIO UE“

Il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni è fiducioso “che il piano del Recovery Fund possa essere approvato entro luglio” anche se poi il grosso dei fondi essere erogato all’inizio del 2021. Ospite dell’evento di apertura del Festival dell’Economia di Trento, in versione web.  “Non avrei mai immaginato di vivere una situazione come questa, ma la risposta europea è stata straordinaria, non ultima l’approvazione del Recovery Fund dell’altro giorno – spiega l’ex premier -  Per la prima volta si è dotata la politica di bilancio della Commissione Europea di un volume di fuoco, prima c’erano solo tetti, soglie, raccomandazioni e procedure d’infrazione”. Secondo Gentiloni infatti “non possiamo avere solo una politica monetaria comune, ma anche in via straordinaria una politica di bilancio ed economica comune: era quello su cui insisteva Draghi, ed è quello che abbiamo avuto, è la Commissione che va sui mercati a raccogliere 750 miliardi per erogare sussidi e crediti su progetti comuni. E’ un momento fondativo”.

Quali sono però le tempistiche per l’approvazione e l’entrata in vigore del piano, gli chiede in videoconferenza il presidente del Festival Tito Boeri?  “Sono relativamente ottimista circa l’approvazione del Next Generations entro luglio, ci potranno essere ritocchi ma non credo che la sostanza di questa proposta verrà modificata: anche la reazione dei paesi più riluttanti mi sembra sia una condizione negoziale e non di porte sbattute in faccia. Spero che il Consiglio europeo lo approvi nella prossima seduta o nelle prossime due”. Dei fondi stanziati dall’Unione Europea per fronteggiare la crisi economica dovuta al coronavirus, “nel 2020 ci sono gli strumenti basati su crediti e prestiti decisi dall’Eurogruppo a suo tempo, mentre l’anticipo sui programmi grossi sarà limitato a qualche miliardo. Il resto arriverà da gennaio. Il nostro suggerimento ai Paesi è di presentare i piani di recovery già a settembre-ottobre”. Tra le novità introdotte da Bruxelles c’è anche lo Sure: “La crisi ha dato una grande accelerata allo Sure, di fronte al coronavirus e al rischio di un tasso di disoccupazione micidiale, ci siamo concentrato su una misura di emergenza che va a supporto di sistemi come la cassa integrazione, in aggiunta ai sistemi nazionali e senza interferire con loro. Ricordo che si tratta del primo strumento di debito europeo, anche 

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