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direttore Paolo Pagliaro

UE, SUL RECOVERY FUND
ANCORA DISTANZE

UE, SUL RECOVERY FUND <br> ANCORA DISTANZE

Sul Recovery Fund “ne parleremo venerdì. Le opinioni sono ancora in parte divergenti ma penso che arriveremo a un accordo”. Lo ha detto Angela Merkel durante una conferenza stampa convocata nel castello di Maseberg al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La cancelliera tedesca ha da subito riconosciuto che durante la pandemia "l'Italia ha fatto grandi sacrifici" e i suoi cittadini hanno avuto una "straordinaria disciplina”. “La pandemia non è finita - ha proseguito -, non c'è un vaccino ma solo la possibilità di mantenere le distanze nella vita quotidiana. Avremo un'estate durante la quale tutto sarà differente. Il virus è molto presente, dobbiamo evitare una seconda ondata”. Italia e Germania "sono d'accordo nella struttura di fondo del Recovery Fund”. Ma quello che è emerso è che la Germania sostiene la posizione del presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Soprattutto sul tema del “controllo” su cui l’Italia ha sempre espresso perplessità e contrarietà. “Michel ha fatto una proposta che prevede che i Paesi trattino con la Commissione su come questi fondi vengano spesi, e alla fine il Consiglio deve decidere con maggioranza qualificata - ricorda la cancelliera -. Mi sembra una buona soluzione che io potrei sostenere".

CONTE. Giuseppe Conte ha ricordato che l’Italia e l’Europa intera hanno pagato pesantemente con una crisi marcata il passaggio della pandemia: "Abbiamo avuto una recessione molto spinta e noi dobbiamo essere all'altezza". "Questo è il tempo della responsabilità - ha proseguito -. Questo è il tempo della solidarietà. Non dobbiamo chiuderci su posizioni nazionalistiche". Sul prossimo consiglio Europeo di venerdì e sabato il premier italiano ha detto che "i capi di stato e governo devono mostrare la consapevolezza che serve una risposta tempestiva per uscire da questa crisi. Una risposta adeguata. Se non fosse tempestiva diventa di per sé non adeguata. Se non riuscissimo a finalizzare questa intesa ci troveremmo in enorme difficoltà", ha concluso. "L'Itala è per criteri di spesa chiari e trasparenti. Non stiamo chiedendo fondi per poi utilizzarli in modo arbitrario. Vogliamo che ci sia un costante monitoraggio sulla coerenza tra i programmi anticipati e l'attuazione degli stessi". Ma sul tema della governance, sostenuto da Michel affiancato dai paesi “frugali” e dell’Est, il premier italiano è lontano dalle posizioni di gran parte dei partner europei. "È essenziale che il Consiglio europeo dica sì subito a uno strumento e faccia in modo che la proposta sul Next generation Eu sia una risposta effettiva adeguata". "L'Europa deve offrire soluzioni ai propri cittadini, non illusioni e paure. Quelle le lasciamo ai movimenti nazionalisti”, ha concluso Conte. (Rad – 13 lug)

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