Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Crisi, Garavini (IV): Non ci interessano le poltrone ma il futuro del paese

Roma, 19 gen – “E’ da settimane che noi chiediamo con insistenza di cambiare il metodo ma soprattutto di cambiare i contenuti dell'azione di governo. Noi ci troviamo di fronte a una fase storica, in cui l'Italia per la prima volta avrà a disposizione risorse ingenti grazie all'Europa per mettere in campo dei progetti politici per il futuro del paese, oltre che per il presente. Non possiamo lasciare che questa occasione venga sprecata, e che questi miliardi - quasi 300 – che saranno un debito sulle spalle dei nostri figli, vengano spesi male e gestiti male. Abbiamo quindi preteso che ci sia una conduzione diversa del Recovery fund, cioè del programma con il quale si spenderanno questi soldi. È solo grazie alla nostra azione che si sta cambiando questo programma”. Così la senatrice di Italia Viva Laura Garavini, vicepresidente della commissione Esteri, ha aperto un’intervista concessa a 9Colonne per commentare gli ultimi sviluppi della crisi di governo.

I cittadini italiani, sia residenti in Italia sia all'estero, hanno poco compreso il tempismo dell’apertura della crisi: lei come potrebbe spiegarlo?

“Da un lato ne va della possibilità di superare la crisi pandemica legata al Covid. Ad esempio, si tratta di ricorrere a oltre 32 miliardi di euro per rafforzare il sistema sanitario italiano, che è in di grande crisi a seguito della pandemia; contemporaneamente ne va del futuro del Paese, tra l'altro sulle spalle dei nostri figli e dei nostri nipoti. Ecco perché, in una fase così decisiva, abbiamo dovuto, nonostante la pandemia, proprio per fronteggiare meglio la pandemia stessa, puntare i piedi e pretendere questa situazione anche nella certezza che non si andrà a un voto anticipato, perché le condizioni politiche sicuramente lo escludono”.

Lei si sente di rassicurare i cittadini, sia quelli che l'hanno votata in Europa che quelli in Italia, in una buona soluzione di questa crisi e in una ripresa celere dei lavori per affrontare l'emergenza?

“Mi sento di escluderlo, anche se dipenderà molto dalla reazione della maggioranza attuale. Sembra che si voglia andare avanti lo stesso, nonostante noi abbiamo posto delle questioni di merito sui contenuti. E sembra che vogliano andare avanti senza di noi. Ripeto: non è in ballo il futuro di Italia Viva. A noi preme avere risposte a problemi che abbiamo posto. Se andranno avanti lo stesso, temo non sarà una buona scelta perché non ci si sforzerà di risolvere i problemi ma soltanto di mantenere le poltrone, che non è ciò di cui ha bisogno il Paese. A noi le poltrone non interessano tant'è che le nostre ministre si sono addirittura dimesse: una decisione sofferta, non facile ma una decisione spinta proprio dal fatto che per noi sono in ballo interessi e il bene del paese. Oggi e anche domani, per nostri figli”. (Kgn / PO)

(© 9Colonne - citare la fonte)