Roma, 22 gen – “Il 2021 è l’anno europeo del diritto alla riparazione, e oggi abbiamo chiesto al ministero quali sono i passi per far recepire un vero e proprio diritto alla riparazione, perché la strada è ancora lunga a causa di un vero vulnus normativo per cui oggi il rifiuto è tale e non è un bene”. Ilaria Fontana, deputata del Movimento 5 Stelle, ha presentato questa mattina una interpellanza al ministero dell’Ambiente sul tema della riparazione: a 9colonne spiega che “nel momento in cui un rifiuto diventa un bene, può essere riutilizzato e rientrare nel circuito dell’economia circolare, che sarà il volano dei prossimi 30 anni”. Non a caso, ricorda la pentastellata, impegnata in commissione Ambiente a Montecitorio, “noi oggi parliamo anche di NextGenerationEU che è un piano per le prossime generazioni e le nostre scelte di oggi influenzeranno la loro vita, l’equità sociale, economica ma soprattutto ambientale”. E se non si capisce che questa scelta “va di pari passo con l’equità sociale e ambientale vuol dire che purtroppo il Covid non ci ha insegnato nulla”. Secondo Fontana, da sempre impegnata su tematiche ambientali anche per provenienza (“sono di Frosinone, vengo dalla valle Sacco”, il fiume che attraversa il basso Lazio e considerato uno dei più inquinato d’Italia), “dovremo fare un grande lavoro nel post-Covid, perché c’è stato il ritorno al monouso e c’è il tema delle mascherine, che purtroppo viene usato come giustificazione per l’utilizzo di nuovi inceneritori. Purtroppo, l’emergenza ha anche rallentato molto i lavori delle commissioni, avevamo diverse proposte di legge in cantiere”.

(PO / Sis)