Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

USA, FAKE NEWS E DELTA
TRIPLICANO LE INFEZIONI

Nelle ultime due settimane e mezzo, le infezioni da Covid-19 sono triplicate negli Stati Uniti che nonostante la capillare organizzazione della campagna vaccinale stanno facendo i conti con una imponente ondata di disinformazione sui sieri immunizzanti, una vera e propria offensiva di fake news che sta inducendo migliaia di cittadini ad evitare la somministrazione del farmaco, mettendo sotto pressione gli ospedali e logorando un personale sanitario che ha ancora negli occhi l’incubo dei mesi più duri dell’epidemia.

IL MEDICO. Sui media statunitensi trova spazio lo sfogo del professor Chad Neilsen, uno dei responsabili dell’ospedale di Jaksonville, in Florida (uno degli Stati tra i più colpiti dalla violentissima seconda ondata pandemica) che sottolinea la grande frustrazione che attualmente pervade i sanitari del nosocomio dove sono stati annullati gli interventi chirurgici di routine a causa della nuova escalation di ricoveri di pazienti-Covid, per lo più non vaccinati, saliti dai 16 di metà maggio agli attuali 134. Secondo lo specialista, i medici ormai “Sono stanchi. Stanno pensando che questo è qualcosa che hanno già passato, e c'è un po' di rabbia perché sappiamo che questa è una situazione ampiamente prevenibile e le persone non stanno approfittando del vaccino”.

CASI IN CRESCITA. Negli Stati Uniti, la media mobile di sette giorni dei nuovi casi giornalieri è aumentata nelle ultime due settimane a oltre 37mila contro i 13.700 del 6 luglio. A provocare la recrudescenza i due fattori concomitanti della propagazione della variante Delta e, per l’appunto, il rallentamento dei tassi di vaccinazione. Solo il 56,4% degli americani ha ricevuto almeno una dose del vaccino, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Ad aver completato il ciclo vaccinale è il 48,8% della popolazione. Degli adulti di età superiore ai 18 anni, 177.054.610 persone (68,6%) hanno ricevuto almeno una dose, mentre 154.251.871 individui (59,7%) hanno completato la vaccinazione. Numeri importanti, ma purtroppo ancora insufficienti ad arginare la malattia, e le notizie che giungono da diverse parti degli States lo confermano.

LOUISIANA E UTAH. In Louisiana, mercoledì le autorità sanitarie hanno segnalato 5.388 nuovi casi di Covid-19, il terzo numero giornaliero più alto dall'inizio della pandemia negli Stati Uniti nel gennaio 2020. Nello stesso giorno, lo Utah ha registrato 295 ricoveri per il coronavirus, il numero più alto da febbraio. Questo stato ha una media di 622 casi confermati al giorno nell'ultima settimana, circa il triplo del tasso di infezione che ha avuto nel punto più basso della pandemia all'inizio di giugno. I dati sanitari mostrano che il rimbalzo è quasi interamente legato alle persone che non sono vaccinate.

GIOVANI PIÙ COLPITI. “È come guardare un incidente d'auto prima che accada”, ha affermato James Williams, professore associato di medicina clinica d'emergenza presso la Texas Tech, sottolineando che ora i pazienti sono più giovani - molti di loro tra i 20 ei 40 anni - e per la stragrande maggioranza non vaccinati. (23 LUG - deg)

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