Nuovo test missilistico della Corea del Nord, che nella notte ha lanciato in mare un vettore non identificato, proseguendo una serie di prove iniziate poche settimane fa. Il missile è stato lanciato da Sinpo verso il mar del Giappone, nella parte orientale della penisola, secondo una dichiarazione delle autorità sudcoreane che, si legge in una nota, “stanno effettuando un'attenta analisi dell’accaduto insieme ai servizi americani per ottenere ulteriori dettagli”. Secondo il Giappone, quello effettuata dalla Corea del Nord sarebbe stato un doppio test. “Oggi la Corea del Nord ha lanciato due missili balistici”, ha affermato il primo ministro giapponese Fumio Kishida, esprimendo costernazione per la decisione di Pyongyang di proseguire nel suo programma missilistico. Un funzionario nipponico ha anche affermato che nessuna nave o aereo è stato danneggiato.

LANCIO SOTTOMARINO. Sinpo, da dove è stato lanciato il missile, è una città portuale nell'est del Paese con un importante cantiere navale. Le foto satellitari hanno mostrato la presenza di sottomarini in loco. Il Nord sta attualmente lavorando per sviluppare un missile balistico in grado di essere lanciato da un sottomarino (SLBM). Un lancio sottomarino di recente è già stato effettuato ma secondo gli analisti in questo caso il missile sarebbe stato fatto partire non da un sommergibile ma da una piattaforma posta sotto la superficie dell’acqua. Fatto sta che la penisola coreana è in piena corsa agli armamenti. A settembre, Seul ha testato il suo primo missile SLBM, diventando una delle poche nazioni con questa tecnologia avanzata, e ha presentato un missile da crociera ipersonico. L'ufficio della presidenza sudcoreana ha annunciato martedì lo svolgimento di una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale senza specificare l'argomento che verrà sollevato. La Corea del Nord, dotata di armi nucleari, ha recentemente effettuato diversi test, tra cui un missile a lungo raggio lanciato da un treno e un missile propagandato come ipersonico da Pyongyang, suscitando preoccupazione in molte nazioni anche se il dittatore Kim Jong-un ha a  più riprese affermato che il paese “non ha intenzioni ostili”. (19 ott - deg)