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direttore Paolo Pagliaro

BIDEN: USA PRONTI
A DIFENDERE TAIWAN

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rotto la quarantennale “ambiguità diplomatica” nei confronti di Taiwan dichiarando esplicitamente che gli Usa sono pronti a difendere militarmente l’isola in caso di attacco da parte della Cina, che considera questa nazione parte del suo territorio. “Abbiamo un impegno in tal senso", ha detto senza mezzi termini l’inquilino della Casa Bianca intervenendo a una diretta della Cnn. Le due principali economie mondiali sono in contrapposizione diretta su molte questioni in un clima da guerra fredda, ma il “caso Taiwan” è considerato da diversi analisti l'unico suscettibile di provocare uno scontro armato. Fino ad ora, Washington ha aiutato Taiwan a costruire e rafforzare le proprie difese senza promettere esplicitamente di venire in suo aiuto in caso di attacco. Va detto che la presa di posizione decisa di Biden è stata negli ultimi mesi sollecitata da diversi funzionari ed esperti statunitensi, preoccupati per l’aggressività inedita di Pechino.

STOP ALL’AMBIGUITÀ DIPLOMATICA. Gli Stati Uniti hanno riconosciuto la Repubblica popolare cinese dal 1979, ma il Congresso americano sostiene allo stesso tempo la fornitura di armi a Taiwan per la sua autodifesa. L'isola ha un proprio governo dalla presa del potere comunista nella Cina continentale nel 1949, ma Pechino considera questo territorio una delle sue province e minaccia con toni sempre più in crescendo di usare la forza nel caso in cui l'isola proclami formalmente l'indipendenza. Il presidente Xi Jinping, tuttavia, ha recentemente riaffermato il suo desiderio di ottenere una riunificazione “pacifica”, anche se nelle ultime settimane nei cieli di Taiwan si sono affacciati decine di aerei da guerra cinesi, in minacciose dimostrazioni di forza. (22 OTT - deg)

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