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Transizione ecologica, Gadda (Iv): certificazione "Ambiente protetto" importante per Pmi

Roma, 18 gen - "La transizione ecologica e la sfida della sostenibilità rappresentano un appuntamento che non possiamo mancare ma la dobbiamo affrontare in modo vero e concreto: il green washing non è la strada in questo momento storico". Così la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, componente della commissione Agricoltura, che ha promosso a Montecitorio una conferenza stampa per illustrare la nuova certificazione Uni (Ente nazionale italiano di unificazione) conosciuta come "Ambiente protetto". Uno strumento pratico per le imprese per rendere più efficace la propria politica di tutela dell’ambiente e in particolare la prevenzione di eventuali danni a terreno, acqua, aria, specie e habitat naturali. Si tratta di uno strumento rivoluzionario ed estremamente efficace nel prevenire possibili eventi di danno come dimostra un’analisi condotta da Pool Ambiente su più di 1000 eventi di contaminazioni causati da aziende. Si tratta di casi molto diversi tra loro e con conseguenze spesso molto gravi per corpi idrici, terreno, specie, habitat e qualità della vita delle persone che vivono in tali aree. Da questa analisi è emerso come in più del 73% dei casi l’evento di danno all’ambiente non si sarebbe mai verificato se l’azienda avesse avuto la certificazione Uni Ambiente Protetto. Giuseppe Rossi, presidente Uni, ha inquadrato la nuova Prassi rispetto all’impegno per una normazione sempre molto attiva nel rispondere ad esigenze sempre più pressanti di tutela del clima e delle risorse naturali. Lisa Casali, manager di Pool Ambiente, ha invece fornito una panoramica della nuova certificazione, requisiti della norma e benefici ambientali. Massimiliano Corsano, comandante Reparto operativo comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la transizione ecologica, ha fornito un quadro della situazione attuale rispetto alle responsabilità aziendali in tema di sostenibilità. Antonio Guariniello, responsabile Area per l’Accertamento, la Valutazione e la Riparazione del Danno Ambientale di Ispra, ha fornito infine il punto di vista di Ispra rispetto ai casi di danno all’ambiente e l’importanza delle prassi finalizzate alla prevenzione. Gadda, promotrice tra l'altro della legge 166/16 cosiddetta “Antispreco”, ha sottolineato la necessità di "dare davvero delle linee guida e degli indirizzi, di prendere per mano le imprese, soprattutto quelle piccole e medie, che rappresentano il cuore produttivo del nostro Paese ma che non sempre riescono a cogliere le opportunità - anche per le disuguaglianze economiche che il nostro Paese vive e che l'emergenza pandemica ha accentuato - e che hanno bisogno di punti di riferimento. Dal punto di vista del legislatore credo che sia importante ragionare insieme su come favorire la transizione, come trattare eventuali forme di agevolazioni fiscali, quali siano gli strumenti più adeguati per gestire la transizione a partire dalle piccole e medie imprese". "Parlare di prevenzione - ha aggiunto la deputata - credo che sia un atto di grandissima serietà in un momento storico in cui, indipendentemente dalle bandiere di partito, c'è una sfida ben più grande davanti a noi"". (PO / Roc) ////

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