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Carceri, Cirinnà (Pd): affettività per detenuti è diritto, basta scherni

Roma, 23 giu -"Bisogna parlare di carcere sapendo di cosa si parla, per questo ho deciso di regalare ai miei colleghi di commissione Giustizia al Senato una ricerca importante, perché dimostra quanto può essere afflittiva la pena in determinate strutture. Sono relatrice del testo sull'affettività in carcere ma sono anche terminale di commenti e di scherni rispetto a un argomento invece fondamentale, che non può essere visto come una sola premialità, come il diritto delle persone e delle famiglie dei detenuti a mantenere la loro vita familiare". Così la senatrice del Partito democratico Monica Cirinnà, intervenuta alla presentazione della ricerca "Il diritto all'affettività delle persone recluse" di Sarah Grieco dell'Università di Cassino. A questi diritti negati, spiega Cirinnà, si aggiunge anche "la maggiore afflittività dei due anni di detenzione durante il Covid" con conseguente privazioni di visite e in alcuni casi perfino delle ore d'aria, che "vanno in qualche modo compensate. Abbiamo pensato di presentare un emendamento che aumenti da 45 a 75 giorni la liberazione anticipata, ma purtroppo ad oggi nonostante 4 decreti in cui il mio emendamento era stato presentato, finora non è stato mai accolto. Ma come dire: spes ultima dea, magari riproveremo".

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