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MOLES: L’ITALIA RESTA
UN PAESE ATLANTISTA

Intervistato dal Messaggero, il sottosegretario all’Editoria, l’azzurro Giuseppe Moles, sottolinea che la scelta di Fidi inserire per la prima volta il riferimento al Ppe nel simbolo non è “assolutamente” dovuta alla necessità di fornire una garanzia sull'europeismo della coalizione. “Di fronte a un continuo attacco spregiudicato, alle analisi del sangue sull'europeismo e l'atlantismo – spiega invece Moles –, è giusto che un partito della coalizione che ha sempre fatto parte del Ppe ne ribadisca l'appartenenza, difendendo così anche l'intera coalizione da attacchi strumentali. Del resto, chi conosce un po' gli ambienti internazionali sa che ciò che interessa realmente è il posizionamento internazionale del Paese, e nessuno del centrodestra ha mai detto di voler spostare il consolidato asse della politica estera”. Temete che la presenza di Calenda e Renzi al centro vi sottrarrà voti? “Sono convinto che gli elettori di centro preferiscano l'originale rispetto a una copia sbiadita. In più, in base a quale strambo ragionamento l'accozzaglia a sinistra si definisce ammucchiata mentre invece per questi altri si parla elegantemente di 'terzo polo?”. Può escludere che dopo il 25 settembre vi toccherà aprire un dialogo con queste forze? “Non mi sembra proprio che ne avremo bisogno”. (11 AGO - red)

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