Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Ex Ilva, Cavo (NM): da Governo segnale importante per lavoratori accaierie e indotto

Roma, 25 nov – “Nell’interpellanza urgente che vede come primo firmatario il collega Alessandro Colucci e che ho illustrato io, all’interno del tema di fondo del futuro della siderurgia italiana, abbiamo posto una domanda specifica che riguardava le aziende dell’indotto, le 145 aziende messe sostanzialmente ai cancelli improvvisamente da Acciaierie d’Italia a Taranto, con un rischio occupazionale che coinvolge oltre 2.500 lavoratori”. Così a 9colonne la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo, che stamattina in aula a Montecitorio ha interpellato il governo in merito alle prospettive occupazionali e di investimento dell’ex Ilva di Taranto, interpellanza a cui ha risposto la sottosegretaria per le Imprese e il made in Italy Fausta Bergamotto. La parlamentare sottolinea come “da ligure” il tema ex Ilva sia “molto sentito, sia nel territorio pugliese che in quello ligure”, ritenendosi “soddisfatta” della risposta dell’esecutivo e spiegando: “La domanda è stata articolata, perché la risposta sul futuro di questo indotto significa dare una risposta all’indotto di tutta Italia” afferma Cavo, menzionando il caso della Sanac, “un’altra azienda che vive dell’indotto di Acciaierie d’Italia”. Inoltre, aggiunge, “significa dare una risposta globale su cosa si intenda fare per il futuro della siderurgia italiana”. “La risposta – continua la deputata di Noi Moderati - è stata soddisfacente perché puntuale: ovviamente è stato ribadito in aula che la siderurgia, la produzione di acciaio rappresenta un asset strategico per il nostro Paese. Le altre dichiarazioni chiare sono state quelle in merito alla cassa integrazione straordinaria, che proseguirà per il 2023 e la riattivazione di una parte di attività su Taranto, che comunque rappresenta un segnale, anche se parziale”. “Ma soprattutto, ai fini della nostra interpellanza – continua Cavo commentando la risposta della sottosegretaria – c’è il fatto che il governo, in queste ore in cui si appresta ad andare al confronto, ha affermato che per attivare quel miliardo previsto dal decreto Aiuti Bis chiederà un cambio di passo ad Acciaierie d’Italia, e nel cambio di passo richiesto viene inclusa la riattivazione dei contratti e delle attività per le aziende dell’indotto”. “Questa – conclude la parlamentare ligure - è una dichiarazione importante, che ci obbligherà a seguire gli sviluppi, ma sicuramente rappresenta un segnale di tutela non soltanto per i lavoratori delle acciaierie ma anche per quelli dell’indotto. Una tematica da continuare a monitorare in maniera costruttiva”. (PO / Roc) //// 

(© 9Colonne - citare la fonte)