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GIUSTIZIA, BONGIORNO:
RIFORMA “COL BISTURI”

“Sulle intercettazioni si potrebbero recepire alcuni paletti in tema di utilizzabilità indicati dalla stessa giurisprudenza, recuperando spunti di matrice garantista offerti dalle sezioni unite della Cassazione, poi disattesi dai singoli tribunali. Anche dalla magistratura arrivano contributi importanti. È una riforma da fare con il bisturi: si deve intervenire solo laddove serve, sia sul tema della pubblicazione sia su quello dell'utilizzazione”. Così al Corriere della Sera Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia del Senato, la quale sottolinea che nella maggioranza, nonostante la premier chieda buon senso e Berlusconi definisca irrinunciabile la riforma, “Siamo tutti allineati, vogliamo tutti riforme incisive che abbiano come punto di partenza l'efficienza della giustizia. Ma poi la riforma dovrà essere estesa al codice penale, al Csm, alle intercettazioni e agli altri temi inseriti nel programma”. (26 GEN / DEG)

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