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CINEMA, L'ATTRICE SILVIA SALVATORI: A SPELLO RACCONTO LE MIE ANTENATE AL CINEMATOGRAFO

 CINEMA, L'ATTRICE SILVIA SALVATORI: A SPELLO RACCONTO LE MIE ANTENATE AL CINEMATOGRAFO

Domani prenderà ufficialmente il via la dodicesima edizione del "Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri - Le Professioni del Cinema" che celebra le maestranze del dietro le quinte, diretto da Donatella Cocchini, con la collaborazione di Francesca Romana Lovelock e la direzione artistica della regista Laura Luchetti. Il Palazzo Comunale spellano, come di consueto, per dieci giorni si trasformerà dunque in un vero e proprio "palazzo del cinema". Tante le novità che accompagneranno l'edizione 2023 del Festival, tra nuove sezioni in concorso, nuovi premi e progetti. A fare da prestigiosa cornice dell'evento ecco la Mostra "Guanti bianchi - Donne al cinematografo dagli anni 20", con la collaborazione dell'attrice Silvia Salvatori (Gli ultimi saranno ultimi, Il Circeo, I Cassamortari). Silvia ha una storia familiare che diventerà, appunto, una mostra nell'ambito del "Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri - Le Professioni del Cinema" che si svolgerà fino al 19 marzo. La mostra "Guanti Bianchi - Donne al cinematografo dagli anni '20" racconta, attraverso alcune foto, la vita di due sue antenate, due donne di cinema di cui verranno mostrate al pubblico anche delle preziose foto d'epoca. Si tratta di nonna Licia Quaglia (montatrice e sincronizzatore del suono, zia di Massimo Quaglia, David di Donatello al montaggio) e della bisnonna Aida Masci. Donne la cui eredità artistica è tangibile nel lavoro di tanti professionisti e che saranno finalmente ricordate per aver intrapreso una strada all'epoca sicuramente poco battuta dalle donne. 

Domenica 12 marzo, alle 11.00, a parlare della mostra e del montaggio nel cinema ci saranno a Spello, oltre a Silvia Salvatori, anche Massimo Quaglia, Gianluca Scarpa, Paola Freddi, Claudio Di Mauro e Marco Garavaglia. "Mi sono vista solo e sempre esclusivamente come attrice - esordisce Silvia Salvatori raccontando il suo percorso a 9Colonne - e l'idea, stavolta, di vedermi come curatrice di una mostra che riguarda due figure così rappresentative della mia famiglia, mi tocca emotivamente in un modo incredibile". Poi, una riflessione sul Festival: "Oggi si parla sempre di professioni legate al cinema. Questo Festival fornisce l'opportunità di tornare a valorizzare quelli che, un tempo, venivano definiti i mestieri del cinema. Figure che questo evento riuscirà a valorizzare per quello che meritano e per quello che hanno rappresentato, anche come esempio ed ispirazione per tante figure professionali del cinema di oggi". Silvia Salvatori tratteggia un profilo di Licia Quaglia e Aida Masci, nonna e bisnonna dell'attrice: "Licia Quaglia - racconta - seguendo le orme della madre Aida Masci (addetta alla stampa per il cinematografo), inizia la sua carriera nel mondo cinematografico già da ragazza, lavorando prima per la Titanus, dove in pochi anni diventa capo reparto e poi per l'Istituto Luce, dove assumerà l'incarico di capo del reparto montaggio e sincronizzazione. Nella sua vita professionale ha lavorato con personaggi del calibro di Vittorio De Sica e messo la sua professionalità al servizio di film, caroselli e sceneggiati. Una figura chiave del mondo del montaggio".

Inoltre, l'attrice descrive anche il rapporto che ha avuto con la nonna: "Quando ero piccola - rivela - mi rammarico di aver frequentato poco mia nonna. Era una donna sempre impegnata nel suo lavoro, la sua autentica passione, che portava avanti con rigore e professionalità assoluta. Questa mostra è, in un certo senso, un'occasione per riabbracciarla. E per comprendere quanto oggi, purtroppo, anche nel mondo del cinema, si sia persa la volontà di creare, di sperimentare, di dire qualcosa di veramente innovativo ed utile per la collettività". Silvia Salvatori è attrice poliedrica che, nel corso della sua attività artistica, continua a cimentarsi nel cinema, nel teatro e nella televisione: "Amo molto una visione di cinema che sembra quasi passata, sopita - confessa - personalmente mi sento molto vicina a quelle figure di attrici in grado di mettersi in gioco su più fronti, drammatico e della commedia". Infine, uno sguardo al presente: "Sono stata impegnata in "Circeo", una miniserie televisiva italiana diretta da Andrea Molaioli e distribuita da Paramount+ e Rai Fiction. Abbiamo raccontato la vicenda del massacro del Circeo, la sofferenza di Donatella Colasanti e il processo ai suoi aguzzini. Nella serie interpreto Maria Causarano, l'avvocato della famiglia Lopez. Un ruolo tosto, un'esperienza che mi ha molto coinvolta sul piano umano. Abbiamo voluto partire da uno sguardo diverso per rappresentare una storia drammatica, che ancor oggi ci colpisce incredibilmente sul piano emotivo". (PO / bra)

(La foto è di Barbara Ledda)

(© 9Colonne - citare la fonte)