Roma, 18 ott - Partirà l’11 novembre da Padova, città natale dell’artista, il viaggio italiano di “Asia”, il progetto fotografico con cui Massimo Saretta intende condividere con il pubblico parte di un lavoro realizzato in più di vent’anni immortalando luoghi, persone, momenti di vita, usi, costumi e spiritualità nei suoi viaggi in India, Cambogia, Cina, Vietnam, Bangladesh, Nepal, Giappone e Tailandia., cercando di catturare immagini in luoghi che spesso non sono compresi nei circuiti turistici e che rappresentano quindi una scintilla esistenziale che intende accendere una fiamma di consapevolezza del “diverso” negli occhi e nel pensiero di chi guarda. Il progetto e la mostra sono stati presentati questa mattina alla Camera, in una conferenza stampa organizzata da Martina Semenzato, deputata di Noi Moderati, che ha introdotto Saretta come “un pezzo di Veneto a Roma, un grande visionario nel mondo della fotografia” grazie al quale “noi guardiamo attraverso i suoi occhi”. “Ho scelto questo grande interprete, che posso definite anche n grande designer, perché la fotografia appartiene alla mia vita, alla mia giovinezza e mi piace pensare che ci sia questo continuum e soprattutto questa opera di educazione culturale di cui noi abbiamo bisogno, proprio attraverso le immagini e le immagini di un uomo sapiente”

Massimo Saretta ha descritto il proprio progetto come un lavoro “che mi ha impegnato per quasi vent'anni in diversi paesi asiatici. Un progetto fotografico che oltre ad essere stato impegnativo, è anche stato alcune volte anche rischioso, ma tutto sommato posso dire di essere orgoglioso di poterlo presentare in questo momento". Un momento particolarmente complicato proprio per un pezzo di Asia, il più vicino al nostro continente, e che evidenzia ancora di più come anche la fotografia “debba diventare anche un momento di dialogo tra le nazioni, assolutamente, soprattutto in un contesto oggi internazionale, faticoso e difficile”, chiosa Semenzato. Dopo Padova, la mostra inizierà un vero e proprio tour fotografico nel 2024 in altre città italiane (Milano, Pordenone, Roma, Napoli, alle quali se ne aggiungeranno presto altre) e all’estero, come già accaduto in precedenza con altre esposizioni dell’autore.

(PO / Sis)