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Caro-affitti, il 30 incontro Bernini-studenti. Udu: bene, ma non restiamo a guardare

Roma, 18 ott - La protesta contro il caro affitti degli studenti, arrivati con le proprie tende da due giorni anche sotto il palazzo di Montecitorio, per il momento si ferma dopo quasi 170 giorni, dopo che la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha accordato loro un incontro per il prossimo 30 ottobre, anche se, avvisa la coordinatrice dell’Unione degli Universitari, Camilla Piredda, “non ci fermiamo del tutto, il 24 presenteremo il nostro report sulla questione abitativa a Spin Time”, il palazzo ex Inail di Roma “che verrà a breve sgomberato che oggi, a proposito di crisi abitativa, ospita 400 persone. E successivamente presenteremo un altro report sul caro studi”. Quello del 30 ottobre, spiega l’Udu, “sarà un incontro per noi fondamentale, ma subito dopo continueremo a non rimanere a guardare (‘non resteremo a guardare è il claim del sit-in portato fino a Montecitorio, ndr) e capiremo come agire”. E resta confermata anche la mobilitazione generale degli studenti in programma il 17 novembre. Oggi pomeriggio, in Commissione Cultura alla Camera, la ministra Bernini ha dato nuovamente rassicurazioni sulla questione del caro affitti, spiegando che “è stato costituito al Mur uno specifico gruppo di lavoro con l’obiettivo di individuare il costo medio calmierato per ogni posto letto e una riduzione media del 15 per cento del costo finale” e che “nel bando PNRR Housing di prossima pubblicazione, ai soggetti gestori verrà chiesto di applicare obbligatoriamente tale canone calmeriato”. Inoltre ha annunciato che a seguito della recente ricognizione sugli immobili pubblici e privati che possono essere riconvertiti in studentati, “possiamo disporre di un totale di 67.292 posti letto potenziali ed è mio obiettivo assicurare la piena operatività di tutte queste iniziative, nei tempi più celeri possibili. Per farlo abbiamo stanziato ulteriori risorse, immediatamente disponibili, oltre a quelle già previste dal PNRR e da finanziamenti nazionali, per un totale di oltre 260 milioni di euro”. Secondo Camilla Piredda però “la ministra continua a non mettere in discussione quello che è stato l'operato degli ultimi mesi: non è vero che hanno eliminato gli idonei non beneficiari, hanno coperto le borse con un anno di ritardo e oltre seimila studenti e studentesse sono rimaste senza potersi permettere di studiare in Italia”. E rispetto agli alloggi, “ha stanziato in legge di bilancio semplicemente quei fondi che ha perso dal PNRR: a oggi non c'è niente di nuovo e soprattutto se quei fondi verranno investiti ancora una volta nel privato, ancora una volta non stiamo risolvendo il tema della crisi abitativa”. Quanto all’incontro ‘strappato’ per il 30, la coordinatrice nazionale Udu parla di “vittoria a metà, perché ricevere un incontro dopo che è da mesi che dormiamo nelle università e dopo che siamo dovuti venire qui a Montecitorio a dormire in tenda, sicuramente non è il massimo ed è la prima volta che succede da quando esiste la nostra organizzazione, ovvero dal 1994. Detto questo, siamo molto fiduciosi: staremo a vedere se ci sarà la volontà di ascoltare quelle che sono le nostre proposte per il futuro di questo paese”.
(PO / Sis)

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