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Salute, Sbrollini (Iv): bene patto su malattie dermatologiche ma servono 10 mld per ssn

Roma, 18 ott - “Serviva un patto di legislatura, un'alleanza tra istituzioni, mondo della ricerca, della scienza e della medicina, perché c'è stata poca attenzione a tutto quello che riguarda le malattie dermatologiche. Stiamo parlando di un 30% della popolazione, cioè circa 20 milioni di persone” che soffrono di un qualche problema legato alla salute della pelle “e quindi da questo punto di vista il Sistema sanitario nazionale deve investire risorse su obiettivi specifici: il riconoscimento e aggiornamento dei Lea, gli screening, la prevenzione primaria, registro e tutto ciò che investe le cure primarie e il riconoscimento di malattie che sono impattanti non solo sul sistema sanitario nazionale ma sono impattanti sulla qualità della vita dei pazienti”. Lo dice la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, copresidente del nuovo intergruppo parlamentare sulle malattie dermatologiche e la salute della pelle che prevede un vero e proprio patto di legislatura in cinque punti. Peccato, aggiunge Sbrollini che i poco più di 3 miliardi di euro stanziati per la Sanità in legge di bilancio “siano assolutamente pochi: noi abbiamo chiesto più volte, come Italia Viva, almeno 10 miliardi da investire subito in sanità, perché il diritto alla salute è la prima richiesta, la prima istanza che viene dai cittadini italiani”. Sbrollini avvisa che “già oggi il sistema sanitario nazionale è al collasso e quindi bisogna rispondere immediatamente mettendo delle risorse, ma non per politiche emergenziali, ma per misure strutturali. Il diritto ad uno stato di benessere non è un'emergenza, ma è una misura fondamentale per riconoscere livelli essenziali di assistenza in tutte le aree geografiche”. Soprattutto, conclude, in una fase in cui “le disuguaglianze sociali, in base alla regione in cui si vive, sono enormi e addirittura stanno anche aumentando”.

(PO / Sis)

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