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Giustizia, Serracchiani (Pd) stretta su messa alla prova? Se e’ cosi’ siamo preoccupati

Roma, 19 ott - “Da 20 giorni al Senato si sta esaminando il decreto Caivano che mette a dura prova il processo minorile così come lo conosciamo, dove il carcere è l'ultima ratio e in cui deve esserci la volontà invece di recuperare il minore: dobbiamo dargli un'altra possibilità anche quando commette gravi reati, e anzi soprattutto quando commette gravi reati, bisogna accompagnarlo per dargli la possibilità davvero di tornare alla vita. Oggi assistiamo invece, mentre il decreto Caivano è ancora in discussione, ad una modifica che stravolge i contenuti del processo minorile: il sottosegretario Mantovano ci dice che proprio guardando a Caivano stanno pensando ad una stretta sulla messa alla prova dei minori. Insomma, se pensano di fare penale in questo modo questo modo, siamo estremamente preoccupati”. Così la deputata del Partito democratico Debora Serracchiani, commentando le parole di Mantovano alla presentazione del progetto di riqualificazione e ristrutturazione dell'ex centro sportivo Delphinia a Caivano, che ipotizza una non automaticità della messa alla prova per i minori che si macchiano dei reati più gravi. Nel corso di una conferenza stampa sulla giustizia in Senato, ha aggiunto poi Serracchiani, “abbiamo fatto intanto appello alla Presidente Meloni, perché le chiediamo di fare grande attenzione insieme al ministro Fitto,al fatto che sulla giustizia abbiamo raggiunto i risultati che auspicavamo con il Piano nazionale di ripresa e resilienza: quindi non si capisce perché tornare indietro, ad esempio con la prescrizione e mettere a rischio quella durata dei processi che grazie ai magistrati, riorganizzando gli uffici, oggi abbiamo in qualche modo ottenuto come dato positivo e importante”. Serracchiani si è posta chiesta ironicamente “dove sia finito il ministro Nordio, visto che quello che conoscevamo, che scriveva libri, che faceva convegni, che faceva conferenze, che diceva certe cose, oggi sembra arretrare in continuazione. Ci sembra in qualche modo non rispondere a quelle che erano istanze che lui stesso aveva portato in Aula quando aveva presentato le linee programmatiche”. Invece, concludere la parlamentare dem, “vediamo più reati, vediamo sempre più decreti legge, vediamo spesso un arretramento anche culturale, penso al processo minorile, penso anche alla separazione delle carriere che mette a rischio l'indipendenza della magistratura, come penso a delle iniziative che sono state prese dal ministero che vanno in senso contrario a quelle che erano le parole che avevamo ascoltato dallo stesso ministro”.

(PO / Sis)

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