Roma, 19 ott – “Appena sono entrata in questo palazzo nel 2008, ho guardato alla situazione delle donne e mi sono detta: servirebbe in questo Paese una authority per le pari opportunità. Ancora credo a questo obiettivo, anche se mi è stato detto che ci vogliono tanti soldi: la proposta di legge però io l’ho presentata e ancora sta là, sperando che qualche collega la tiri fuori, perché sarebbe una grande cosa, in quanto il ministero delle pari opportunità esiste ma non ha poteri”. L’appello arriva da Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario ed ex deputata, nel corso di una conferenza stampa, proprio a Montecitorio, per la presentazione del libro “Questa sono io, Loreta” di Loreta Baggio, imprenditrice nel settore della moda. Un appello che arriva da una voce quanto mai autorevole, quale quella della madrina della legge del 2011 sulle quote di genere nei Cda delle società quotate e controllate. Appello immediatamente raccolto da Pino Bicchielli, deputato di Noi Moderati: “Quella dell’authority è una proposta preziosa, mi farò carico di andarla a recuperare e di parlare con la ministra Roccella per capire se ci sono gli spazi per una iniziativa che anche io ritengo importante”. “La mia legge ha praticamente ribaltato la situazione: dal 5,6% del 2009 siamo al 43% di oggi: abbiamo dimostrato che le donne c’erano, brave, capaci e con tutti i titoli per entrare nei consigli di amministrazione” ha evidenziato Lella Golfo parlando della sua legge del 2011, per poi affermare in merito al tema – spesso oggetto di pareri discordanti – delle quote: “La parità di genere serve proprio a tutelare il genere meno rappresentato, una volta saranno le donne e un’altra gli uomini. Non si tratta di quote, piuttosto di trovare un equilibrio giusto non solo per gli individui ma anche per il paese”. (PO / Roc) ////