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Carne coltivata, Di Lauro (M5S): con questo DDL si stoppa ricerca e si danneggia Italia

Roma, 6 nov – “Con questo ddl si sta ponendo un divieto non solo alla commercializzazione ma anche alla ricerca, che è fondamentale per riuscire a capire se effettivamente la carne coltivata può essere o meno un pericolo per la salute”. Così a 9colonne la deputata M5S Carmen Di Lauro, intervenuta in aula nella discussione generale sul disegno di legge, già approvato dal Senato, che introduce il divieto per la cosiddetta “carne coltivata”, prevedendo disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di “carne” per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali. “Così – aggiunge - stiamo condannando l’Italia a un ritardo, mentre altri paesi dell’Unione europea, tra cui Germania, Finlandia, Paesi bassi, stanno invece sostenendo la ricerca in questo settore e le aziende pronte a investire. Poi c’è tutta la questione dell’impatto ambientale: i primi produttori di carne sono quelli degli allevamenti intensivi, che come abbiamo visto da tante inchieste causano un danno ambientale e alla salute enorme, producendo ammoniaca che poi va a formare le polveri sottili, responsabili di tantissime malattie che colpiscono gli esseri umani”. “C’è inoltre il grande capitolo etico – conclude la parlamentare pentastellata - che riguarda il benessere animale: sempre grazie alle inchieste abbiamo visto che negli allevamenti intensivi vengono perpetrate violenze e crudeltà sugli animali, che sono esseri senzienti”. (PO / Roc) ////

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