Roma, 7 nov - “La violenza genera violenza, in una catena che, se non interrotta, fa sì che quei maltrattamenti e quegli abusi possano travalicare le generazioni e passare di padre in figlia, di figlia, in madre. Il compito delle istituzioni è spezzare quella catena, ma soprattutto il compito di tutti, nessuno escluso, è quello di poter avviare un cambiamento culturale. E libri come quello di Claudia Marin offrono questo contributo, un cambiamento culturale che fa sì che l'amore non sia mai unito alla violenza, che queste due facce della medaglia non coesistano mai insieme, perché non c'è amore quando c'è possesso non c'è quindi affetto, non c'è vicinanza, non c'è carezza, quando quella mano diventa invece uno schiaffo”. Così la viceministra del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, in occasione della presentazione del romanzo “Imperfezioni” di Claudia Marin, in Senato, dedicato alla violenza sulle donne. “Compito di noi tutti e certamente compito oggi del governo italiano – spiega Bellucci - è quello di poter sostenere tutti coloro i quali vogliono spezzare la catena della violenza per stare vicini a quelle donne, a quelle figlie, ma soprattutto per creare una generazione di uomini e di donne che trovano nell'amore per l'altro il modo per costruire la propria esistenza”. (PO / Sis)