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Reddito alimentare, Bellucci: sperimentazione nuovo passo verso i più fragili

Roma, 29 dic - “Oggi parte la sperimentazione del reddito alimentare, attraverso l'impegno per il 2023 di un milione e mezzo di euro e per il 2024 e 2025 di altri due milioni di euro per ciascun anno, e quindi con l'impegno fondi e anche con l'approvazione dell'avviso pubblico, parte questa sperimentazione che ha l'obiettivo di raggiungere tutte quelle persone che non riescono a ricevere gli aiuti alimentari come avviene con i programmi già consolidati”. Così il viceministro al Lavoro Maria Teresa Bellucci, illustrando il meccanismo che muoverà la sperimentazione del reddito alimentare, partito oggi in quattro città pilota come Genova, Firenze, Napoli e Palermo. Un progetto, ricorda Bellucci, che “si affianca alla programmazione nazionale del 2021-2027 che mette a disposizione 830 milioni di euro, e speriamo che possa effettivamente andare a individuare quelle buone pratiche da replicare in tante altre città. L'obiettivo del governo è quello di essere vicino alle persone più fragili, a chi ha delle deprivazioni materiali e che vive un'esclusione sociale".

Si chiude così un mese di dicembre che ha visto anche il varo dell’assegno di inclusione, che prenderà il via a gennaio. “Le iniziative che abbiamo messo in campo sono tante – conferma il viceministro - siamo in campo per poter dare conforto, per poter essere vicini alle persone più fragili, alle persone più bisognose, per far sì che nessuno rimanga indietro. Questo è l'obiettivo del governo Meloni e ovviamente non ci sottrarremo dal proporre altre iniziative e da poter anche correggere quelle che già abbiamo messo in essere laddove fosse necessario”. La sperimentazione del reddito alimentare conferma anche l’esistenza di un rapporto diretto di collaborazione con le realtà del terzo settore, “un valore indispensabile da promuovere” assicura Bellucci: “Il compito del governo e delle istituzioni tutte è quelle di poter rendere sempre più efficiente, efficace e sostenibile l'azione delle associazioni di promozione sociale, delle organizzazioni di volontariato, di tutte quelle realtà che fanno parte del terzo settore. Per questo ci hanno accompagnato anche nel caso del reddito alimentare, nel poter andare a individuare una progettazione sostenibile ed efficace. Abbiamo ovviamente intenzione di continuare a coinvolgerli”. perché “sono un'indispensabile risorsa di cui il governo è consapevole”.
(PO / Sis)

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