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Acca Larenzia, Paita (Iv): da Piantedosi parole chiare, non invece da Meloni

Roma, 9 gen - "Questa audizione è stata l'occasione per rammentare i fatti gravi della commemorazione di Acca Larenzia, con gesti che richiamano una simbologia sulla quale dovremmo tutti mettere una forte parola di condanna". Così Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice Italia Viva, dopo l'audizione del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi presso la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza. "Io per prima - aggiunge - ho posto il tema al ministro, perché su questa manifestazione che si ripete costantemente, per commemorare tra l'altro l'uccisione di persone che non hanno ancora avuto giustizia, prima o poi una valutazione doveva essere fatta. Il ministro ha detto che sono in corso degli accertamenti, quindi ci saranno prossimamente degli sviluppi dal punto di vista dell'autorità giudiziaria". "Inoltre - rileva Paita - il ministro ha fatto un discorso più complessivo sulla necessità di una sensibilizzazione culturale contro i fenomeni dell'odio e l'antisemitismo. Credo che le sue siano state parole nette, nel corso dell'audizione ho però sottolineato che parole chiare non sono venute da Giorgia Meloni, che non ha ancora avuto tempo tra le varie dichiarazioni sui pandori di dire una parola netta di condanna su quanto avvenuto nelle scorse ore. Credo che ciò confermi le parole di Liliana Segre sul fatto che ci siano ancora paure e resistenze a parlare di fronte a episodi che invece dovrebbero essere oggetto di una condanna unanime e trasversale". (PO / Roc) ////                           

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