“A cominciare un braccio di ferro con i Paesi democratici e con la democrazia stessa è stato Vladimir Putin invadendo l'Ucraina, non noi che cerchiamo di impedirglielo”. Ci tiene a sottolinearlo, intervistato da La Stampa, Bernard Guetta quando parla della risposta che l'Europa sta dando alla guerra in corso. Per il giornalista ed eurodeputato del gruppo Renew Europe, “adesso Putin si chiederà se dovrà lanciare o meno la mobilitazione generale. Non ha osato farlo prima delle elezioni per paura di provocare un malcontento che avrebbe potuto portare ad una forte astensione o a un maggior numero di incidenti nei seggi elettorali. Ma ora il presidente russo è costretto a prendere una decisione”. Per Guetta, “Il rischio è quello di non raccogliere la sfida di Putin lasciandolo fare. Non si tratta di dichiarare guerra alla Russia ma di dare i mezzi agli ucraini per rimandare le truppe russe dietro alla frontiera internazionalmente riconosciuta”. Quindi – è la domanda posta da La Stampa - lei non ha paura della minaccia di una guerra nucleare sbandierata nei giorni scorsi dal presidente russo? “Pensarlo e ripeterlo significa cadere nella trappola che quell'uomo ci ha teso. Non farà scoppiare una guerra atomica, non è un candidato al suicidio. Ma crederlo significa fare il suo gioco”. (20 mar - deg)