"Mi si dice di parlare con Orban e con Salvini per chiarire il sostegno all'Ucraina. In entrambi i casi contano le decisioni e i voti. Il governo italiano ha una posizione chiara". Così il premier Giorgia Meloni, nel suo intervento in replica alla Camera nell'ambito delle comunicazioni in vista del Consiglio Ue. "Penso che non sia sostenibile la tesi che la posizione del governo italiano, a cospetto del mondo che ci guarda, non sia chiara in tema di Ucraina" continua il premier, per poi aggiungere: "Oggi grazie al fatto che c'è una maggioranza di centrodestra l'Italia è una nazione che rispetta i suoi impegni e non possiamo dire se sarebbe la stessa cosa nel caso in cui al governo ci fosse l'attuale opposizione. E l'abbiamo visto già accadere con il governo Draghi". "Mi pare - sostiene il premier - che ci sia un problema più grande nelle opposizioni, e non parlo solo della posizione cristallina del M5S, ma delle ambiguità del Pd che spiega a noi cosa fare ma poi si astiene sull'invio delle armi in Ucraina". In apertura del suo intervento, Meloni ha ricordato il trentennale della morte di Ilaria Alpi e Milan Hrovatin: "IlariA Alpi è una delle donne che ho citato nel mio discorso di insediamento alle Camere,il 25 ottobre di poco più di un anno e mezzo fa, perché il suo coraggio è il coraggio delle donne italiane e a lei tutti dobbiamo essere profondamente grati, particolarmente le donne e quindi anche io lo sono". "Sono trascorsi 30 anni - aggiunge - e il cammino verso la verità non è concluso, credo che si debba tutti insieme continuare a percorrerlo, conoscere i nomi di assassini e mandanti è un dovere di tutti, il mio pensiero va a tutti i giornalisti caduti nell'esercizio della loro professione, a tutti i reporter, che ogni giorno rishiano la loro vita per raccontarci cosa succede nei teatri di guerra, anche oggi in Ucraina e in Medio Oriente". (Roc)