“Da cinque mesi la situazione a Gaza è una catastrofe umanitaria. Abbiamo stanziato 20 milioni per i bisogni umanitari urgenti e lo sminamento. Questi fondi includono un contributo per la nostra organizzazione della società civile, 2 mln da impiegare in nuovi progetti in Cisgiordania e Gerusalemme est. Ci stiamo concentrando soprattutto sulla sicurezza alimentare a Gaza, l’esigenza più immediata. L’ingresso di cibo è stato assolutamente insufficiente e a ciò si aggiunge la difficoltà nella distribuzione all’interno Striscia. Noi possiamo fornire un valore aggiunto per due motivi: la straordinaria esperienza italiana nel settore e la presenza a Roma del polo alimentare delle Nazioni unite”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo al Question Time di oggi alla Camera. “L’11 marzo - ha aggiunto -  abbiamo lanciato alla Farnesina l’iniziativa Food for Gaza, con i vertici FAO, PAM, Croce Rossa e Mezza Luna Rossa Internazionale, della Protezione civile e Croce Rossa italiana. L’indicazione principale è rafforzare l’ingresso di aiuti umanitari via terra ma anche collaborare per gli aiuti via mare con il corridoio umanitario marittimo basato a  Cipro. L’iniziativa è stata presentata ai ministri degli esteri israeliano e palestinese e illustarata al consiglio affari esteri dell’Ue. Abbiamo raccolto sostegno parti e l’apprezzamento anche di Blinken”.

(20 MAR - Mol)