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direttore Paolo Pagliaro

PIOGGIA DI MISSILI
SUL SUOLO UCRAINO

PIOGGIA DI MISSILI <BR> SUL SUOLO UCRAINO

Ancora un massiccio attacco missilistico russo nella notte e nelle prime ore del mattino su tutto il territorio dell’Ucraina, col principale obiettivo di distruggere le infrastrutture energetiche del paese invaso ma anche – evidentemente – di terrorizzare la popolazione civile che anche in questo caso, dalle informazioni ancora frammentarie che giungono dai luoghi colpiti, avrebbe pagato un pesante tributo di sangue. Da quanto si apprende, il raid avrebbe colpito principalmente i centri di Zaporizhia, Kharkiv, Dnipro, Khmelnytskyi, Sumy e Kryvyi Rih. "Al momento, sono state udite circa 15 esplosioni a Kharkiv. Ci sono problemi con l'illuminazione in città - il nemico prende di mira le strutture amministrative. Invito tutti a stare attenti in quanto il nemico potrebbe continuare i bombardamenti”, scrive il sindaco di Kharkiv.

Nella regione di Leopoli, un drone russo ha colpito un impianto energetico.

Si ha invece notizia di un numero imprecisato di civili coinvolti nell’attacco alla diga sul Dnipro nei pressi di Zaporizhia. I civili di trovavano a bordo di un mezzo pubblico che sarebbe stato danneggiato dall’esplosione di un missile.

A Khmelnytskyi, il sindaco Oleksandr Simchyshyn parla di “diverse vittime” tra i civili per una serie di esplosioni negli edifici residenziali a causa dei bombardamenti.

L'operatore nazionale della rete di trasmissione elettrica, Ukrenergo, ha reso noto in un messaggio pubblicato su Telegram che gli attacchi russi di questa mattina “contro il sistema energetico ucraino sono stati i più grandi mai realizzati, caratterizzati dall'uso di armi combinate”. “L'attacco è stato effettuato in diverse regioni dell'Ucraina, nelle centrali termoelettriche e idroelettriche, nonché nelle principali sottostazioni gestite da Ukrenergo”, ha affermato Volodymyr Kudrytskyi, CEO di Ukrenergo. “Purtroppo, ci sono restrizioni sulla fornitura di energia elettrica in diverse regioni dell’Ucraina, soprattutto sulla riva sinistra del Dnepr. Vorrei sottolineare che si tratta di restrizioni controllate per garantire che il sistema funzioni in modo integrato”, ha affermato Kudrytskyi.

ZELENSKY. Su Telegram, questa mattina, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia ha effettuato numerosi attacchi contro l'Ucraina, con “più di 60 droni esplosivi e quasi 90 missili”, vale a dire una delle offensive più importanti degli ultimi mesi. "Il mondo vede gli obiettivi dei terroristi russi nel modo più chiaro possibile: centrali elettriche e linee di fornitura di energia, una diga idroelettrica, normali edifici residenziali e persino un filobus”. Nella notte, una delle due linee elettriche che alimentano la centrale nucleare di Zaporizhia, che si trova sulle rive del Dnepr, è stata interrotta dai bombardamenti. Gli attacchi missilistici russi hanno danneggiato anche la rete elettrica di Kharkiv. “La Russia è in guerra contro la vita della gente comune”, ha aggiunto il presidente ucraino nel suo messaggio, specificando che “la fornitura di elettricità sta venendo ripristinata a Kharkiv e nella sua regione”. Zelensky è quindi tornato ad auspicare che l’Occidente velocizzi la consegna di armi e aiuti finanziari all'Ucraina. “È importante comprendere il costo dei ritardi e delle decisioni ritardate. I sistemi antiaerei Patriot devono proteggere Kharkiv e Zaporizhia, e abbiamo bisogno della difesa aerea per proteggere le persone, le infrastrutture, le case e le dighe”.

AEREI NATO IN VOLO. In Polonia, gli aerei da combattimento polacchi e alleati sono stati fatti decollare non appena, nelle ore notturne, è scattato l’attacco missilistico russo su vasta scala su tutto il territorio ucraino. I velivoli hanno mantenuto in sicurezza lo spazio aereo polacco, come ha riferito il Comando operativo delle Forze armate polacche su X. Gli attacchi missilistici, secondo tale fonte, sono stati compiuti utilizzando velivoli Tu-95, Tu-22 e MIG-31. Successivamente, il Comando Operativo  ha reso noto che, a causa della riduzione del livello di minaccia, le operazioni dell'aviazione polacca e alleata nello spazio aereo della Polonia sono state interrotte e che le forze e i mezzi schierati sono tornati alle attività operative standard.

(22 MAR - deg)

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