“Il test introdotto da noi non è un’invasione di campo da parte del governo verso la magistratura perché tutta la procedura è affidata al Consiglio superiore della magistratura. Non vi sono interferenze del governo, salvo quelle burocratiche”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

“Tutto – ha aggiunto - avviene sotto il governo del Consiglio superiore della magistratura. Il test sarà condotto da un professionista, scelto tra docenti universitari titolari di insegnamento in materie psicologiche ma la valutazione finale è sempre rimessa alla Commissione, che decide sull’esito delle prove scritte e orali. Parlare di interferenza da parte dell’autorità politica o addirittura di oltraggio all’indipendenza della magistratura è, secondo noi, improprio. Aggiungo che questa disciplina non si applica ai concorsi in atto. Tutta questa procedura – ha ribadito il ministro - è sotto la garanzia e responsabilità del Consiglio superiore della magistratura e delle commissioni, che si pronunciano sulla idoneità del candidato tenendo conto anche di questo esame psicoattitudinale. Nessuna lesa maestà”.

(26 MAR - Mol)