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direttore Paolo Pagliaro

SPETTACOLO SU TRAGEDIA
NAVE ALBANESE 1997

SPETTACOLO SU TRAGEDIA <BR> NAVE ALBANESE 1997

Il 28 marzo 1997 il naufragio della nave albanese Kater i Rades che nel Canale d’Otranto entrò in collisione con la corvetta Sibilla della Marina Militare Italiana, nel quale morirono oltre cento persone, soprattutto donne e bambini stipati in coperta, di cui furono recuperati 81 corpi, mentre altri non sono mai stati trovati. Il 2023 è l’anno dei naufragi di Cutro in Italia e di Pylos in Grecia, quest’ultimo considerato la tragedia più grande del Mediterraneo, di cui si contano circa 600 morti. Secondo i sopravvissuti c'erano almeno 100 bambini nella stiva assieme alle donne. Nel mentre lo spettro della guerra, che ha colpito al cuore il popolo albanese, torna ad agitare e a sconvolgere l’Europa, con la guerra russo-ucraina ad Est, così come con la nuova, preoccupante escalation di tensione tra serbi e kosovari nei Balcani. La storia dunque sembra ripetersi. A 27 anni dalla “tragedia del Venerdì Santo” debutta "Il viaggio dei bambini. Ballata per la Kater I Rades". La nuova produzione di Factory Compagnia Transadriatica è un progetto di teatro civile, concepito come “dialogo aperto sui temi delle migrazioni e dei diritti umani”. Realizzato con il sostegno del Garante regionale dei Diritti dei minori della Regione Puglia, il patrocinio dell’Ambasciata d’Albania in Italia e in collaborazione del Polo Biblio Museale di Lecce, lo spettacolo scritto da Giorgia Salicandro e diretto da Tonio De Nitto vede in scena Sara Bevilacqua e Riccardo Lanzarone (che intrecciano le storie di due “bambini del 1997” partiti dal sud dell’Albania per mettersi in salvo nel Paese in preda alla guerra civile a quelle del mito di Kucedra,  mostro acquatico simbolo del caos primordiale), il violoncellista Redi Hasa (autore delle musiche originali) e un coro formato da uomini e donne albanesi. Lo spettacolo va in scena oggi, alle 21, al Teatro Comunale di Massafra e domani, alle 20,45, al Teatro Comunale di Novoli. “Come scriveva Alessandro Leogrande, la tragedia della Kater i Rades è stata uno spartiacque nella storia recente del Mediterraneo. Dopo di allora, quella storia ha continuato a ripetersi divenendo la triste storia comune del Mediterraneo, dei confini serrati dell’Europa e delle morti in mare - sottolinea Giorgia Salicandro -. Cutro (a una manciata di metri dalle coste calabresi), Pylos in Grecia sono solo alcuni tra gli ultimi, terribili naufragi divenuti simbolo della morte dei bambini. Raccontare, dare voce a queste storie, ognuna con la propria dignità e le proprie ragioni uniche e irripetibili, è un dovere morale di tutti noi, nati per caso sulla sponda sicura del Mediterraneo”. Il  regista Tonio De Nitto ha preso in prestito i alcune frasi di Marcel Schwob, dell’invocazione al Mediterraneo che papa Gregorio IX pronuncia dopo il naufragio de "La crociata dei bambini - Il mare e il tramonto", “parole che scritte nel 1896 ci fanno già capire come da sempre questo mare si sia rivelato traditore”. (27 mar - red)

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