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ZAKHAROVA: SOLO KIEV
NON HA CONDANNATO

ZAKHAROVA: SOLO KIEV <br> NON HA CONDANNATO

Nonostante le molteplici evidenze contrarie, Mosca sembra decisa a non fare marcia indietro nell’identificare quale ultimo responsabile della strage di venerdì al Crocus City Hall la leadership ucraina e, più in generale, il blocco atlantico. Da ultima, questa mattina, si è espressa in tal senso anche la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova per la quale è “estremamente difficile da credere” che lo Stato islamico abbia avuto la capacità di organizzare l’attentato che ha provocato un numero di vittime oscillante, secondo le fonti, dai 139 ai 143. L’Occidente – afferma Zakharova – “si è affrettato ad attribuire la responsabilità allo Stato islamico per deviare le responsabilità dell’accaduto dall’Ucraina e dai governi occidentali che la sostengono”. In tale ottica, il ricorso all’Isis sarebbe stato “l’asso nella manica” tirato fuori “dai media anglosassoni”.

Zakharova ha inoltre stigmatizzato il fatto che “solo l'Ucraina non ha condannato l'attacco terroristico alla sala da concerti, anche se il mondo intero, compresi gli occidentali, lo ha fatto in maniera ferma”. Inoltre, la rappresentante di ministero degli Esteri russo ha puntato l’indice contro “i social network ucraini” dove “sono apparsi commenti cinici e maliziosi” sulla strage, commenti che “le piattaforme americane non hanno nemmeno pensato di cancellare”.

“Apparentemente, la morte, il dolore e la sofferenza di persone innocenti – ha aggiunto Zakharova - danno a qualcuno una sorta di soddisfazione semplicemente cannibalistica. Ciò vale non solo per il regime di Kiev, ma anche per tutti coloro che ritengono possibile giustificare l'omicidio di cittadini russi”. (27 mar - deg)

 

(© 9Colonne - citare la fonte)