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direttore Paolo Pagliaro

SUD, GROS-PIETRO:
DESTINATO A CRESCERE

SUD, GROS-PIETRO: <BR> DESTINATO A CRESCERE

“Il Mezzogiorno non è affatto il deserto industriale che talvolta viene falsamente dipinto. Se fosse uno Stato, sarebbe al settimo posto tra i paesi manifatturieri d’Europa per numero di imprese, con una marcata concentrazione in settori chiave come l'aerospazio, l'automotive, l'agroalimentare, l'abbigliamento-moda e il farmaceutico. Il suo tessuto produttivo si sta irrobustendo: a fine 2023, le Società di Capitale attive nel Mezzogiorno erano oltre 408mila, il 30% del totale italiano. La grande impresa è presente con circa 60 realtà, soprattutto in Campania e Puglia, con una potenzialità di traino nella transizione economica. È significativa anche la presenza di imprese innovative, che noi di Intesa Sanpaolo sosteniamo attraverso il nostro Innovation Hub, il Laboratorio ESG, Agritech e Terra Next. Ma il rilancio del Mezzogiorno nel contesto Euro Mediterraneo conta anche sull'Economia Marittima, sull'Energia e sul Turismo”. Così il Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, intervenendo al convegno “Dove l’Europa incontra il Mediterraneo” in corso presso le Gallerie d’Italia a Napoli. “Il Mediterraneo – ha sottolineato Gros-Pietro - è un hub logistico ed energetico in un contesto geopolitico in continua evoluzione, come dimostrano le tensioni nel Mar Rosso. La sua centralità economica è comunque destinata a crescere, perché è il crocevia di tre continenti, Asia, Africa ed Europa, che contengono la maggior parte della popolazione mondiale e una straordinaria ricchezza di civiltà e di culture. In più, i porti del Sud Italia, con le loro rotte di corto raggio, possono svolgere un ruolo chiave nel processo di reshoring”.

Il Presidente di Intesa Sanpaolo ha quindi sottolineato che “l'Energia è un settore di crescita nel Mezzogiorno, con circa il 40% delle energie pulite del Paese concentrate qui. Il Sud ha un potenziale significativo per lo sviluppo di Hub per l'idrogeno e può fungere da ponte tra l'Africa settentrionale e l'Europa nelle catene di fornitura energetica. Il Turismo – spiega Gros-Pietro - con una crescita stimata del 3,5% nel 2023, rappresenta una miniera per l'economia meridionale, grazie al ricco patrimonio storico, culturale e ambientale. Turismo e Ambiente sono potenzialmente fonti di profonda trasformazione per il Sud: il suo sviluppo ha bisogno di fattori trasversali quali la formazione, la sostenibilità, l'innovazione, la digitalizzazione e l'economia sociale. Servono investimenti, che non debbono avere come fonte solo il PNRR: devono trovare sostegno nella nuova Politica di Coesione e nella ZES Unica, che Intesa Sanpaolo sostiene fin dall’inizio con plafond specifici. In totale il Mezzogiorno ha a disposizione oltre 210 miliardi di euro per la sua crescita. Intesa Sanpaolo, attraverso le Direzioni Regionali e l'azione del Corporate, avvalendosi anche delle analisi svolte da SRM, è determinata a utilizzare ogni strumento idoneo a sostenere l'economia della regione”. (5 APR – deg)

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