(2 giugno 2017) L’Italia continua ad essere in prima linea nelle attività di sminamento in Sudan accanto all’organismo dell’Onu Unmas (United Nations Mine Action Service). Lo scorso 24 maggio, a Port Sudan, un evento celebrativo in grande stile ha annunciato la totale decontaminazione dello Stato sudanese del Red Sea da mine antiuomo e da altri tipi di ordigni inesplosi. La celebrazione ha visto la partecipazione di una delegazione di alto livello del governo sudanese, guidata dall’assistente presidenziale Musa Mohammed Ahmed, insieme al governatore dello Stato di Red Sea e al viceministro federale alla Difesa. Presenti anche il rappresentante Paese di Unmas e rappresentanti delle Ambasciate di Giappone, Italia e India. “Questo evento segna un passo importante per il Sudan nel percorso mirato a tener fede agli impegni assunti con la sottoscrizione della Convenzione di Ottawa” ha osservato Valeria Romare, vice capo missione dell’Ambasciata d’Italia in Sudan, intervenuta per l’occasione. “L’Italia – assicura - attraverso la Cooperazione allo Sviluppo e l’Ambasciata a Khartoum continuerà a sostenere questo impegno attraverso il proprio contributo finanziario, giocando un ruolo da protagonista, quanto più costruttivo possibile nella sua veste pivotale di Chair del Mine Action Support Group – MASG per il 2017”. (Red)
SCHEDA / GLI OBIETTIVI
Con il sostegno del governo sudanese, le attività di Unmas e la generosità dei donatori - tra cui l’Italia, da sempre fervente supporter - si potrà riuscire a concludere le operazioni di sminamento in tutti gli Stati orientali (quindi anche lo stato di Kassala) entro la fine di novembre – sottolinea una nota della nostra ambasciata - circostanza che permetterà il recupero pieno e libero del movimento in sicurezza delle popolazioni in quelle aree, interessate da flussi di migranti, rifugiati e sfollati. Miglioreranno inoltre le opportunità di sviluppo delle stesse zone e di empowerment per le popolazioni più vulnerabili.
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