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BOLT, GALKINA E ISINBAYEVA: UN SEGRETO ITALIANO DIETRO I RECORD

Roma, 19 ago - Dopo il folgorante Bolt nei 100 metri e la splendida Samitova-Galkina nei 3.000 siepi, il pubblico dello stadio Olimpico di Pechino ha assistito alla straordinaria impresa della Isinbayeva che ha bissato il successo di Atene fissando il nuovo record del mondo del salto con l’asta. Record frutto di talento, impegno e fatica ma anche di sviluppo tecnologico: dietro le imprese c’è infatti un gruppo industriale che sembra avere il destino nel nome, Mondo, creatore della “Mondotrack Ftx”, la pista progettata per le Olimpiadi di Pechino, nata dal lavoro di ricerca e sviluppo dei tecnici dell’azienda, coadiuvati dal professor Mauro Testa, docente dell’Università di Pavia. La Mondotrack Ftx nasce da un lungo e meticoloso lavoro di ricerca: l’analisi della biomeccanica del piede durante la corsa frontale e laterale ha portato i tecnici di Mondo alla necessità di creare una pista in grado di assecondare e agevolare il movimento del piede, rendendolo più reattivo e diminuendone il tempo di “rolling”, ovvero il tempo che intercorre tra l’appoggio del 5° e del 1° metatarso, cioè la parte esterna ed interna della pianta del piede. Lo studio di un nuovo tassello e di una differente forma dell’alveolo inferiore, solitamente esagonale, hanno comportato rispettivamente un miglioramento del grip dell’atleta e una maggiore elasticità della pista, garantendo agli sportivi sicurezza fisica e performante. D’altro canto i risultati raggiunti a Pechino non rappresentano una novità per l’azienda di Gallo d’Alba: con i primati di Bolt, Galkina e Isinbayeva la Mondo ha raggiunto i 227 record centrati sulle proprie superfici.

(© 9Colonne - citare la fonte)