Ad Ascea, nella provincia di Salerno, il mare non è solo uno sfondo, ma un personaggio protagonista. Il borgo si sveglia al ritmo delle onde che accarezzano la spiaggia dorata, si addormenta con il profumo di salsedine che si mescola all'odore dei limoni. Questo angolo di Cilento è una sinfonia di sensazioni, dove l'azzurro del Tirreno incontra il verde intenso della macchia mediterranea. Passeggiando lungo il corso, ogni passo regala una scoperta. Bar dove il caffè viene servito con un cucchiaino di allegria, pescherie che espongono il bottino del giorno ancora luccicante, botteghe di artigiani che lavorano il legno come facevano i loro nonni. La torre del Telegrafo domina dall'alto, muta testimone di secoli di storia, mentre in lontananza le sagome delle isole Eolie sembrano sogni sospesi sull'orizzonte. La vera magia di Ascea però si svela a tavola. I ristoranti affacciati sul mare servono piatti che sono poemi di semplicità: spaghetti con le alici appena pescate, melanzane alla parmigiana che profumano di basilico coltivato nell'orto, fiori di zucca fritti così leggeri da sembrare nuvolette dorate. E poi c'è il vino, quel Cilento bianco che sa di sole e terra vulcanica, che scivola in gola lasciando un ricordo indelebile. Quando cala il sole, la spiaggia si trasforma in un palcoscenico naturale. Gruppi di amici si riuniscono intorno a fuochi fatui, bambini rincorrono le ultime onde del giorno, coppie cercano intimità tra le dune. In lontananza, le luci dei pescherecci disegnano linee tremule sull'acqua nera, mentre il vento porta con sé echi di risate e musica lontana. Ma Ascea custodisce anche un cuore antico: Velia, l'antica Elea, città dei filosofi Parmenide e Zenone. Tra le sue rovine, ancora visibili, si aggira una leggenda. Si dice che nelle notti senza luna si possa vedere la figura velata di una donna – la Sibilla del Cilento – camminare tra le colonne dell’agorà, recitando versi profetici nel vento. E ogni estate, Ascea le rende omaggio con il “Festival della Filosofia in Magna Grecia”, che richiama giovani e studiosi da tutta Italia per riscoprire il valore del pensiero. Anche il dialetto locale conserva espressioni di origine greca, testimonianza di un legame profondo e mai spezzato con il passato.
COME ARRIVARE: Ascea è raggiungibile in auto percorrendo l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria fino all’uscita di Vallo della Lucania-Castelnuovo Cilento. Da lì si prosegue lungo la SP430 in direzione Ascea Marina. Il borgo è ben segnalato e si trova a pochi minuti dalla costa. In treno, Ascea è servita da una stazione ferroviaria sulla linea tirrenica Napoli-Reggio Calabria. I treni regionali e intercity fermano regolarmente, rendendola facilmente raggiungibile da Napoli, Salerno e da altre città del Sud Italia. L’aeroporto più vicino è Napoli Capodichino (circa 150 km).
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Oltre al fascino autentico del borgo e alla bellezza del litorale, Ascea è il punto di partenza ideale per esplorare il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Uno dei siti più suggestivi è Velia, l’antica Elea, con i suoi resti archeologici che raccontano la storia dei filosofi greci.