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CANADA: LA STORIA DI FANTINO, FRIULANO CAPO DI POLIZIA ONTARIO

CANADA: LA STORIA DI FANTINO, FRIULANO CAPO DI POLIZIA ONTARIO

Toronto, 6 ott - E' già in pensione, anzi no. Julian Fantino, un friulano-canadese che ha ancora più di una costola famigliare a Tricesimo (Ud), è da due anni il capo della polizia dell'Ontario, la più popolosa provincia del Canada (13 milioni di abitanti) che, oltre al capoluogo Toronto, comprende anche la capitale federale, Ottawa. Nel 2005, dopo cinque anni alla guida della sicurezza locale a Toronto, sembrava destinato al meritato riposo ma il premier dell'Ontario, Dalton McGuinty, lo convinse prima ad occuparsi della protezione civile del territorio e poi a comandare la polizia provinciale per un paio d'anni, "già diventati tre ma fra 12 mesi chiudo, promesso", annuncia il Commissioner, come viene definito il suo ruolo. E' un personaggio, uno dei più amati e rispettati in Ontario assieme al ministro dello Sviluppo economico, Sandra Pupatello, una friulana doc pure lei che si esprime alla perfezione in marilenghe, perfino meglio che in italiano. L'anno scorso, cominciando a scrivere per hobby e scoprendo strada facendo che tutto è meno che un passatempo, Julian Fantino ha pubblicato un libro sulla sua storia, quasi 40 anni (lo saranno nel 2009) di servizio alla comunità. "Festeggio i 40 assieme ai 100 anni della polizia dell'Ontario e stop", assicura ancora. Nel frattempo, "Duty, the life of a cop" (Dovere, la vita di un poliziotto), è diventato un cult in Ontario, vendendo 15mila copie in pochi mesi con il ricavato devoluto interamente in beneficenza. Perché lo stile è sempre quello: dovere, rigore, rispetto (duty, insomma) davanti ad ogni cosa, ma con la capacità di comunicarlo alla popolazione, trasmettendo valori e disponibilità che, afferma, sono le basi della prevenzione, le fondamenta della sicurezza che non può essere improvvisata ma dev'essere condivisa prima di essere imposta. Tutto questo, Fantino lo ha spiegato al vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, ieri in visita al Comando dell'Ontario Provincial Police (OPP) ad Orillia, un centinaio di chilometri a nord di Toronto. Prima un pattugliamento in elicottero sul territorio caratterizzato da strade senza fine che attraversano la sterminata pianura, incrociando agglomerati perfettamente allineati di case a schiera; il tutto, contornato, anzi accompagnato da un verde che di questi tempi ha i colori dell'arcobaleno e da laghi che sembrano mari. Dopo, l'entrata nell'attuale mondo di Fantino: il fortino, l'immenso edificio sede del comando a cui fanno capo altri quattro subcomandi zonali e 165 stazioni di polizia. Coprire una superficie di un milione di chilometri quadrati non è un gioco da ragazzi. Se ne occupano 9mila poliziotti dotati di oltre 2mila mezzi tra auto, fuoristrada, moto, furgoni per la scientifica (quelli di CSI...), elicotteri con infrarossi e imbarcazioni destinate ad intervenire nei 250mila laghi dell'Ontario. Accanto agli effettivi, tuttavia, si muovono nelle strade schiere di volontari che si occupano di servizi basici e basilari e quasi mille civili che, ad esempio, raccolgono le chiamate di emergenza (911), smistandole dalla centrale operativa alle pattuglie dotate di nuove e velocissime Ford (quelle dei film, per intenderci) completamente riattrezzate all'interno dell'immensa officina di Orillia. Nel fortino di Fantino c'è di tutto, compresi 5 km di corridoi interni che d'inverno, quando si arriva fino a -40 gradi (in Ontario la neve ricopre tutto da ottobre-novembre a marzo-aprile), sono utilizzati per tenersi in forma con la corsa. Ma nel fortino c'è, non a caso, anche lo spazio per comunicare con la gente, una vera e propria "Main Street" dove si trovano depliant informativi e gadget di ogni tipo, oltre ad un museo che racconta la storia dell'OPP attraverso i più svariati cimeli, comprese auto e moto d'epoca utilizzate dall'OPP. "La popolazione ci vuole bene perché non ci imponiamo, preferendo coinvolgerli nella nostra vita che è dedicata a proteggere la loro", commenta Fantino sorseggiando un caffè assieme a Ciriani. Entrambe le tazze sono personalizzate con il logo della polizia dell'Ontario e la scritta "Office of the Commissioner", ufficio del capo. Anche questa è comunicazione mirata al consenso, all'identificazione. Da quando si è insediato, Fantino ha lavorato molto su questo, dotandosi di 30 esperti del settore che lavorano all'interno del comando a questo scopo. "Comunicare prima di reprimere ci ha garantito una sensibile riduzione percentuale degli interventi", racconta. (Sis)
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